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Occupazione femminile: Lecco al settimo posto

La Casa dell'Economia ha ospitato l'incontro a cura del Tavolo Territoriale della Conciliazione Famiglia - Lavoro. E' stato presentato il Rapporto sul Mercato del Lavoro Femminile in Provincia di Lecco e le problematiche relative al ruolo della donna: madre, lavoratrice, moglie e persona.

La Sala Arancio della Casa dell'Economia di Lecco ha ospitato nel pomeriggio di oggi, il convegno: Conciliazione famiglia e lavoro. L’incontro, a cura del Tavolo territoriale della Conciliazione Famiglia – Lavoro,  ha presentato il Rapporto sul Mercato del Lavoro Femminile in provincia di Lecco ha in primis presentato i dati aggiornati del Rapporto sul mercato del lavoro femminile in provincia di Lecco.

Presenti all’evento per i saluti istituzionali e per una breve introduzione al convegno: Rossella Pulsoni (Segretario generale della camera di Commercio di Lecco), Antonio Conrater (assessore al Lavoro della provincia di Lecco), Massimo Giupponi (Direttore Sociale Asl Lecco). Assente Guido Agostoni (Presidente Conferenza dei Sindaci).

La Dott.ssa Pulsoni, introducendo il discorso, si è subito detta soddisfatta poiché Conciliazione Famiglia – Lavoro di Lecco, oramai giunta alla IV edizione, è l’unica sperimentazione regionale esistente.

Quando la parola è passata al direttore Sociale dell’Asl di Lecco, Giupponi, ha iniziato spiegando che “ Il rapporto del mercato del lavoro che possiamo osservare oggi, è la fotografia della realtà attuale. Pertanto dovrebbe aiutarci innanzitutto a capire meglio la realtà territoriale che ci circonda, e poi dovrebbe aiutarci a svolgere in maniera più consapevole il nostro lavoro”. Sempre Giupponi, ha continuato: “Rendendo disponibili i dati sul mercato lavorativo femminile attraverso questi rapporti, vogliamo che poi ognuno sviluppi, a partire da essi, delle valutazioni proprie”. Osservando questi stessi dati contenuti nel Rapporto, è facile pensare come sia difficile attuare attività di supporto per quanto riguarda la conciliazione famiglia – lavoro, soprattutto in questo particolare momento di crisi. E’ stato, ed è faticoso, per i comuni, mettere oggi a disposizione le risorse che siano in grado di fare conciliare, per una donna, la famiglia e il lavoro.

Per quanto riguarda il profilo più statistico, sono intervenuti poi Gianni Menicatti e Luca Schionato ( Gruppo CLAS ) con la "Presentazione Aggiornamento del Rapporto sul Mercato femminile in provincia di Lecco". Hanno così commentato quelle che sono le elaborazioni del Gruppo CLAS sui dati ISTAT,il mercato del lavoro femminile in Provincia ha sì subito un calo, ma non drastico come si potrebbe pensare. Per quanto riguarda le donne, infatti, la soglia di disoccupazione è stata abbastanza contenuta e il segmento femminile si è comunque mantenuto nel mercato del lavoro, non solo occupandolo, ma anche attraverso una attiva ricerca del posto lavorativo”. Anticipando qualche dato del rapporto generale che verrà presentato il 14 aprile, Lecco rispetto alle altre provincie lombarde ( Milano esclusa ), si piazza al settimo posto per tasso di occupazione femminile, non tra i primi posti, ma sempre con un buon margine di avanzamento. Sempre Menicatti ha sottolineato poi come nel biennio 2012/2013 una donna su tre viene assunta da aziende site fuori la Provincia di Lecco, e come una percentuale di donne compresa tra il 15 e 20 %, proviene invece da altre provincie. Ha concluso poi con un occhio di riguardo alla percentuale di donne in possesso di un titolo di laurea: solo una su tre trova lavoro in Provincia.

Secondo Schionato, nel 2013, in un contesto ancora decisamente negativo per l’occupazione femminile, si è registrata una sostanziale tenuta del segmento rappresentato dalle donne imprenditrici. Nel corso dell’anno passato, secondo le statistiche elaborate dalla Camera di Commercio di Lecco, il numero di imprese capitanate da donne, ha subito solo una marginale flessione.

Sul tema “L’occupazione femminile e conciliazione: istruzioni per l’uso”, è intervenuta la Consigliera di Pari opportunità della provincia di Lecco, Adriana Ventura. Secondo la Consigliera, è necessario pensare a misure alternative per la conciliazione famiglia-lavoro. Non ci si deve limitare ai servizi per l’infanzia e assistenza. “ Bisogna ridare al padre il ruolo di genitore e di appartenente alla coppia”, commenta Ventura, "L’idea da seguire dovrebbe essere quella di una tassazione diversificata di genere e lasciare alla famiglia quello che è il job sharing, ossia la decisione di chi all’interno del nucleo familiare si occuperà maggiormente dei figli ( o genitori bisognosi di assistenza ). Si deve agire sull’equilibrio famigliare, il lavoro di cura è genitoriale, pertanto anche il padre ha il diritto di prendere congedo di paternità, concedendo alla donna una maggior libertà lavorativa".

Ha concluso il convegno Maria Grazia Colombo ( Direttivo Nazionale del forum delle Associazioni familiari). Secondo il principio costituzionale di sussidiarietà, dimenticato ormai dai più, la famiglia viene prima di qualsiasi altra comunità, pertanto non è pensabile che la famiglia della donna influenzi in maniera del tutto negativa, le scelte lavorative della stessa. Ha infine aggiunto “In un momento di inverno demografico come quello che stiamo vivendo, è normale che le politiche siano per lo più assistenziali anziché di innovazione. Il motivo è semplice: non esiste equità fiscale e soprattutto, lo Stato non riconosce il figlio come un investimento sociale, come futuro capitale umano. Di passi nel mercato del lavoro femminile ne abbiamo fatti tanti con lo scorrere del tempo, ma sempre in salita.”

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