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Premio Manzoni 2023, rush finale: scelti i tre libri

Corsa a tre con Emanuela Fontana, Paolo Malaguti e Omar Di Monopoli protagonisti

"In principio era la Bestia" di Omar Di Monopoli (Feltrinelli), "La correttrice" di Emanuela Fontana (Mondadori) e "Piero fa la Merica" di Paolo Malaguti (Einaudi) sono i tre romanzi finalisti della edizione 2023 del Premio Letterario Manzoni – Città di Lecco al Romanzo Storico. 

Il terzetto finalista è stato individuato come sempre dalla Giuria Tecnica del Premio Manzoni, formata da Ermanno Paccagnini (presidente), Alberto Cadioli, Gian Luigi Daccò, Gianmarco Gaspari, Luigi Mascheroni, Stefano Motta, Mauro Novelli, Giovanna Rosa. Per questa diciannovesima edizione sono stati quasi cinquanta gli scrittori che hanno avanzato la loro candidatura, presentando alla Giuria un loro romanzo. 

Le tre opere finaliste saranno ora sottoposte al giudizio della Giuria Popolare, composta da 115 persone. Saranno questi lettori a decidere il vincitore del Premio Romanzo Storico 2023che raccoglierà quindi il testimone da Pino Cacucci, autore de "L'elbano errante" (Mondadori), che ha trionfato nella diciottesima edizione prevalendo su Alessandro Bertante con "Mordi e fuggi" (Baldini & Castoldi) e Paolo Colagrande con "Salvarsi a vanvera" (Einaudi). I componenti della Giuria Popolare sono stati scelti grazie alla collaborazione con le biblioteche di Airuno, Costa Masnaga, Lomagna, Osnago e Valmadrera e con le librerie Cattaneo, Libraccio, Libreria Volante e Parole nel Tempo di Lecco, Aquilario di Mandello, Perego Libri di Barzanò e La Torre di Merate.

La premiazione, con la proclamazione del vincitore, si svolgerà nel corso della cerimonia prevista per venerdì 27 ottobre 2023 presso la Casa dell'Economia di Lecco.

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Premio Manzoni, i finalisti

- "In principio era la Bestia”, Omar Di Monopoli

Gennaio 1799, dintorni di Taranto. Mentre ribollono i moti giacobini, viene ritrovato il corpo senza testa di una donna. Al delitto fanno seguito misteriosi avvistamenti di una creatura demoniaca – ululati raggelanti nel cuore della notte, feroci aggressioni ad animali – e, un anno più tardi, si registra un’altra morte violenta: la carcassa mutilata di un viandante viene scoperta nel fitto della vegetazione. Con il secondo omicidio nella comunità corrono le voci sull’esistenza di una pericolosa fiera e gli abitanti iniziano a barricarsi in casa, finché da Napoli una pattuglia del re viene inviata per indagare. Nel popolo c’è chi afferma di aver veduto la Bestia, una sorta di grosso lupo, qualcun altro invece dice che i fatti di sangue sono da ascrivere a un brigante. L’indagine porta allascoperta di un mondo di profonde diseguaglianze in cui violenza, superstizione, sentimento del sacro ed esoterismo convivono con razionalità e rigore. Un viaggio affascinante e oscuro, in un Sud indomito e mannaro, che mostra la potenza della scrittura di Omar Di Monopoli.

Foto Omar Di Monopoli

- "La correttrice", Emanuela Fontana

Emilia Luti, nubile e orfana di padre, per mantenere la madre e le sorelle minori riveste la doppia mansione di bambinaia e aiutante di biblioteca. Quando Massimo d'Azeglio la incontra, rimane colpito dai suoi modi schietti e dal suo fiorentino purissimo e le propone di seguirlo a Milano per occuparsi della piccola Rina, la bambina avuta dalla prima moglie Giulietta, figlia di Alessandro Manzoni. È così che Emilia fa il suo timoroso ingresso nella casa dello scrittore che con i suoi "Promessi sposi" ha già conquistato il cuore di migliaia di lettori. Prendendo le mosse da una storia vera rimasta finora nell'ombra e attingendo dalla corrispondenza tra il Manzoni e la Luti e da materiali inediti emersi dalle sue ricerche, Emanuela Fontana traccia un ritratto profondamente umano dello scrittore e trasforma Emilia in un grande personaggio letterario, sagace e libero, rendendo così giustizia al contributo dato da una giovane donna al romanzo più famoso di sempre, nella versione che tutti noi abbiamo letto e studiato.

Fontana Foto (1)

- "Piero fa la Merica", di Paolo Malaguti

Piero dei Gevori ha quindici anni e vive ai margini del bosco del Montello, l’antica riserva di legna della Serenissima. In famiglia sono tantissimi e poverissimi, hanno una casa che sta in piedi per miracolo, mangiano poco e non possiedono nulla. Come se non bastasse, la cattiva sorte si accanisce su di loro. Da qualche tempo, giù al paese, si dice che alla Merica regalino la terra a chi ha voglia di lavorare. Dopo l’ennesima ingiustizia, per i Gevori mettersi in viaggio in cerca di fortuna non è più una scelta, ma l’unica salvezza. Eppure, quando arrivano in Brasile insieme alla marea di italiani in fuga dalla miseria, non trovano il paradiso promesso. Nel suo romanzo, Paolo Malaguti dà vita a una pagina dimenticata della migrazione italiana, ricostruendo un mondo lontano e avventuroso, fatto di fatica e piante esotiche, febbre dell’oro e tradizioni da custodire a un oceano di distanza.

Foto_Paolo_Malaguti

Premio Manzoni, i vincitori

Il Premio Letterario Internazionale Alessandro Manzoni – Città di Lecco, organizzato dall’Associazione 50&Più, in collaborazione con Assocultura Confcommercio Lecco, il Centro Nazionale di Studi Manzoniani e il Comune di Lecco, con il contributo di Acinque (ex Acel Energie) e della Camera di Commercio di Como-Lecco, vuole valorizzare la storia e la cultura del territorio lecchese, profondamente legato alla figura e all’opera di Alessandro Manzoni. 

Dal 2005 viene assegnato il Premio Romanzo Storico ad un’opera di narrativa, scritta in lingua italiana e pubblicata in volume scelta dalla Giuria tra le novità letterarie. A contendersi il successo finale della diciottesima edizione svoltasi nel 2022 sono stati Alessandro Bertante con "Mordi e fuggi" (Baldini & Castoldi), Pino Cacucci con "L'elbano errante" (Mondadori) e Paolo Colagrande con "Salvarsi a vanvera" (Einaudi) scelti dalla Giuria Tecnica guidata dal presidente Ermanno Paccagnini; a vincere, grazie ai voti dellaGiuria Popolare composta da 115 lettori, è stato Pino Cacucci. La proclamazione - con lo spoglio in diretta delle schede - è avvenuta al termine della serata finale del Premio svoltasi il 29 ottobre scorso. L'edizione 2023 è in pieno svolgimento: la cerimonia conclusiva, con la terna individuata dalla Giuria Tecnica, si svolgerà nell'autunno 2023 e verrà ospitata presso l'auditorium della Casa dell'Economia a Lecco.

Nel 2008 è stato invece istituito il Premio alla Carriera, attribuito annualmente ad una importante e prestigiosa personalità che “ha in modo visibile perseguito e rappresentato ideali di alto impegno culturale e civile”. Nel 2022 il Premio alla Carriera è stato assegnato - durante una cerimonia tenutasi il 12 novembre - alla regista Liliana Cavani con la seguente motivazione: "L'arte come indagine manzoniana sulla Storia, il cinema come linguaggio di unione tra l'umano e il trascendente". Anche l'edizione 2023 del Premio Manzoni alla Carriera si svolgerà nel prossimo autunno.

Premio Manzoni, i vincitori

I vincitori

• 2005 - Prima edizione

Vincitore Premio Romanzo Storico: Antonia Arslan, “La masseria delle allodole” (Rizzoli)

• 2006 - Seconda edizione

Vincitore Premio Romanzo Storico: Grazia Livi, “Lo sposo impaziente” (Garzanti Libri)

• 2007 - Terza edizione

Vincitore Premio Romanzo Storico: Salvatore Niffoi, “Ritorno a Baraule” (Adelphi)

• 2008 - Quarta edizione 

Vincitore Premio Romanzo Storico: Giuseppe Conte, “L’adultera” (Longanesi)
Premio alla Carriera: Umberto Eco

• 2009 - Quinta edizione 

Vincitore Premio Romanzo Storico: Giuseppe Pederiali, “La vergine napoletana” (Garzanti Libri)

Premio alla Carriera: Ermanno Olmi

• 2010 - Sesta edizione

Vincitore Premio Romanzo Storico: Marta Morazzoni, “La nota segreta” (Longanesi)
Premio alla Carriera: Luca Ronconi

• 2011 - Settima edizione

Vincitore Premio Romanzo Storico: Alessandro Barbero, “Gli occhi di Venezia” (Mondadori)

Premio alla Carriera: Mario Botta

• 2012 - Ottava edizione

Vincitore Premio Romanzo Storico: Boris Pahor, “Figlio di Nessuno – Un’autobiografia senza confini” (Rizzoli)

Premio alla Carriera: Emanuele Severino

• 2013 - Nona edizione

Vincitore Premio Romanzo Storico: Beatrice Masini, “Tentativi di botanica degli affetti” (Bompiani)

Premio alla Carriera: Paolo Conte

• 2014 - Decima edizione

Vincitore Premio Romanzo Storico: Fausta Garavini, “Le vite di Monsù Desiderio” (Bompiani)

Premio alla Carriera: Giulia Maria Mozzoni Crespi

• 2015 - Undicesima edizione

Vincitore Premio Romanzo Storico: Massimo Zamboni, “L’eco di uno sparo” (Einaudi)

Premio alla Carriera: Luis Sepulveda

• 2016 - Dodicesima edizione

Vincitore Premio Romanzo Storico: Andrea Tarabbia, “Il giardino delle mosche” (Ponte delle Grazie)

Premio alla Carriera: Dacia Maraini

• 2017 - Tredicesima edizione

Vincitore Premio Romanzo Storico: Eraldo Baldini, “Stirpe Selvaggia” (Einaudi)

Premio alla Carriera: Valerio Massimo Manfredi

• 2018 - Quattordicesima edizione

Vincitore Premio Romanzo Storico: Maria Attanasio, "La ragazza di Marsiglia" (Sellerio)

Premio alla Carriera: Fabrizio De André (alla presenza di Dori Ghezzi)

• 2019 - Quindicesima edizione

Vincitore Premio Romanzo Storico: Francesca Diotallevi, "Dai tuoi occhi solamente" (Neri Pozza)

Premio alla Carriera: Carlo Lucarelli

• 2020 - Sedicesima edizione

Vincitore Premio Romanzo Storico: Melania G. Mazzucco, "L'architettrice" (Einaudi)

Premio alla Carriera: non assegnato

• 2021 - Diciassettesima edizione

Vincitore Premio Romanzo Storico: Giuseppe Catozzella, "Italiana" (Mondadori)

Premio alla Carriera: Claudio Magris

• 2022 - Diciottesima edizione

Vincitore Premio Romanzo Storico: Pino Cacucci, "L'elbano errante" (Mondadori)

Premio alla Carriera: Liliana Cavani.

La Giuria Tecnica del Premio Manzoni (in carica dal 2015)

Ermanno Paccagnini (presidente)
Insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università Cattolica di Milano. E’ anche critico letterario: i suoi articoli sono apparsi su Il Sole 24 Ore e sul Corriere della Sera.

Alberto Cadioli
Insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università degli Studi di Milano. Sulla letteratura italiana dell’Ottocento e del Novecento ha pubblicato numerosi saggi e vari volumi.

Gian Luigi Daccò 
Medievista e museologo. Ha progettato, realizzato e diretto Musei ed Ecomusei, ha insegnato Museologia ed è stato Segretario Generale dell’International Council of Museums (Icom) – Unesco. Ha curato molte mostre e pubblicato numerosi saggi di Museologia e Storia Culturale, Medievale e Moderna.

Gianmarco Gaspari 
Insegna Letteratura italiana all’Università degli Studi dell’Insubria. È direttore della rivista “Annali manzoniani” e fa parte dei Comitati per le Edizioni Nazionali di Alessandro Manzoni e Pietro Verri. 

Luigi Mascheroni
Giornalista, ha lavorato per il “Domenicale” del Sole24Ore, il Foglio e, dal 2001, per il Giornale. Scrive di cultura e costume. Ha una cattedra di Teoria e tecnica dell’informazione culturale all’Università Cattolica di Milano. 

Stefano Motta 
Saggista e romanziere, è studioso del mondo religioso del Seicento e di Manzoni. 

Mauro Novelli
Insegna Letteratura italiana contemporanea presso l’Università degli Studi di Milano. È Vice Presidente del Centro Nazionale Studi Manzoniani.

Giovanna Rosa 
Insegna Letteratura italiana contemporanea ed è coordinatore del Master in Editoria presso l’Università degli Studi di Milano.

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