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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Cipolle, pomodori e barbabietole: scambio di "dritte" tra Brianza e Burkina Faso

Attraverso una videocall lo scambio di esperienze fra il progetto di Mani Tese "Dolce & Tomato" in Africa e l'azienda agricola "I Gelsi" di Cernusco Lombardone

Una videochiamata per mettere in contatto due mondi lontani, un comune rurale del Burkina Faso e una piccola azienda agricola di Cernusco Lombardone, ma vicini sotto tanti punti di vista.

Lo scambio è avvenuto tra Raffaella e Liliana dell'agriturismo "I Gelsi" da un lato, e Mariam, Juliette e le altre donne del progetto di Mani Tese "Dolce & Tomato" dall'altro, al fine di favorire uno scambio culturale e culinario di buone pratiche per la lavorazione e commercializzazione dei prodotti locali. A fare da coordinatori e condurre: in Italia Giulia Tringali di Mani Tese, in Burkina Faso Eugenio Attard, rappresentante paese di Mani Tese.

Il progetto

Il progetto "Dolce & Tomato" della Ong Mani Tese si svolge a Loumbila, in Burkina Faso, e si pone l'obiettivo di contribuire allo sviluppo sostenibile del settore agricolo, favorendo il consumo di prodotti locali e di qualità. 

Ci si propone di migliorare il reddito dei piccoli produttori orticoli sviluppando le filiere di frutta e verdura, in particolare sostenendo le fasi di trasformazione e commercializzazione dei prodotti finiti, attraverso la produzione di confetture e conserve. La scelta non è casuale, nel contesto di un Paese dove di solito la materia prima viene esportata per essere trasformata e poi rientra in Burkina Faso per essere venduta come prodotto finito.

Il confronto

Lo scopo della call avvenuta giovedì 2 dicembre è confrontare i rispettivi processi di produzione, i tipi di strumenti utilizzati, le ricette, le tecniche di conservazione.

In Burkina, per esempio, le piante di papaya vengono piantate all'interno negli orti e la raccolta è limitata al periodo di produzione della pianta. Si genera quindi un problema nello stoccaggio delle eccedenze, per cui la trasformazione del prodotto è fondamentale.

Durante i mesi di novembre e dicembre viene trasformata la papaya, il mango invece tra marzo e aprile, il pomodoro tra novembre e dicembre, mentre la cipolla tra aprile e dicembre. La produzione di cipolla è l'unica che ha uno stoccaggio naturale comunitario costruito con i progetti precedenti di Mani Tese.

Raffaella racconta che quello della deperibilità di frutta e verdura è un problema anche in Italia, e spiega come lo affrontano all'agriturismo. Alcuni prodotti sono in comune: i pomodori, le cipolle, le barbabietole vengono coltivati e lavorati sia dalle cooperative di "Dolce & Tomato" sia da "I Gelsi".

Pratiche in comune

In comune ci sono anche la trasformazione delle verdure sott'olio e le tecniche di essiccazione, anche sa da una parte si essicca il mango e dall'altra mele e cachi. Raffaella ha poi mostrato l'essiccatore, il freezer, gli spazi della cucina e si è confrontata con le donne del Burkina su come viene lavorata la frutta con l'abbattitore. Ha mostrato la macchina del sottovuoto e la pentola per fare i succhi senza zucchero. La parte finale dell'incontro è stato uno scambio di ricette, come quella per la giardiniera di verdure.

Un'ultima cosa accomuna "Dolce & Tomato" e "I Gelsi": la produzione avviene con pratiche agro-ecologiche, nel rispetto della natura e della sostenibilità. 

Il reciproco racconto e l'incontro di esperienze ha emozionato ed entusiasmoto i partecipanti. La visita virtuale al laboratorio di trasformazione de "I Gelsi" è stata stimolo di idee e spunti. Questa iniziativa, realizzata da Mani Tese, si è resa possibile grazie al contribuito del Comitato Lecchese per la Pace e la Cooperazione fra i Popoli.

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