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Elezioni, bilancio negativo sulla Giunta Brivio da Sel e Rifondazione comunista

La sinistra lecchese critica duramente l'operato della Giunta Brivio

Con l'avvicinarsi delle elezioni comunali di maggio 2015 anche la sezione lecchese di Sinistra, ecologia e libertà e di Rifondazione counista iniziano a scaldare i motori, e lo fa tramite un comunicato in cui traccia un bilancio del quinquennio di amministrazione Brivio.

Il comunicato, firmato dal Consigliere comunale di Sel, Tino Magni, e dal Segretario provinciale di Rifondazione  comunista, Francesco Coniglione, muove una dura critica alla Giunta Brivio, colpevole di non essere stata in grado, secondo loro, di non essere riuscita a soddisfare le speranze di cambiamento che aveva suscitato 4 anni fa, al momento dell'elezione. «Non lo diciamo perchè dopo pochi mesi siamo stati estromessi dalla giunta senza mai aver avuto delle spiegazioni da parte del Sindaco del perchè di tale scelta: la nostra affermazione si basa su quanto era scritto nel programma con cui abbiamo chiesto il voto agli elettori e ciò che realmente è stato realizzato».

«In queste settimane si legge e si sente dire che le ragioni per cui non si è fatto quanto promesso dipendono soprattutto da fattori esterni, quali il perdurare della crisi economica, la diminuzione del trasferimento delle risorse per effetto del Patto di stabilità (voluto e votato dal Governo delle larghe intese, Pd compreso) o il fatto che la situazione ereditata dalla precedente amministrazione di centrodestra era ben più disastrata di quanto ci si potesse aspettare. Sono motivazioni per alcuni versi fondate, ma che allo stesso tempo non bastano a giustificare il grigiore e la mancanza di segno di questa amministrazione».

Alla base di ciò che non è stato fatto ci sono «limiti, incapacità o, meglio ancora, mancanza di volontà e di coraggio nel fare le scelte necessarie a segnare la discontinuità col passato sul terreno del cambiamento,  in materia di politiche pubbliche».
Sotto la lente d'ingrandimento Sel e Rifondazione mettono i temi dei diritti civili, la mancanza di interventi sui temi sociali ed economici come lavoro, innovazione, turismo, giustizia fiscale, scuola pubblica, politica della casa e degli affitti calmierati, attuazione del referendum sull'acqua. Ma non solo.

Critiche arrivano anche per quanto riguarda lo sport e l'ambiente: «a detta di molti degli interessati, l'Amministrazione si è totalmente disinteressata a favorire una politica dello sport di base, a partire dal rilancio e dalla sistemazione del centro sportivo "Al Bione"», e "pochi risultati e molte parole" sul risparmio energetico, sul depuratore, sul consumo del suolo e sull'adozione del nuovo Piano di governo del territorio. Allo stesso modo Magni e Coniglione denunciano la mancata riorganizzazione dell macchina amministrativa, annunciata più volte, ma mai realizzata nei fatti.

«Infine, non si può non richiamare la vicenda Metastasi che, come si legge dagli atti pubblici, ha visto coinvolto il Sindaco in prima persona, non solo eticamente e politicamente, ma ha interessato direttamente un Consigliere comunale eletto nelle liste del Pd, e parecchie altre persone facenti capo all'area del centro destra che a vario titolo, in passato, hanno avuto rapporti con l'amministrazione comunale. La domanda che sorge spontanea è: come è potuto accadere tutto ciò, senza che nessuno di chi gestiva l'amministrazione se ne accorgesse? E ancora: non sarebbe stato saggio e necessario un atto di grande umiltà, procedendo prima di tutto a un largo coinvolgimento dei cittadini, al fine di recuperare prima di tutto la fiducia nelle istituzioni?»

«Come lista della Sinistra di Lecco - si legge ancora nel comunicato - proponiamo alle altre forze democratiche di costruire un percorso in grado di coinvolgere i cittadini, le forze sociali e sindacali, le associazioni progressiste e tutte quelle forme organizzate, come i vari comitati presenti nel tessuto sociale, che si sono sempre dimostrati linfa attiva nel favorire la partecipazione democratica, e insieme a loro costruire il programma, verificare coalizioni e alleanze, e solo alla fine giungere alla scelta delle candidature a Sindaco, anche attraverso le Primarie».

«Riteniamo questa la strada migliore - concludono Coniglione e Magni - per ricostruire una coalizione che non solo abbia tra i suoi obiettivi evitare di riconsegnare la città nelle mani di chi in passato ha fatto molti danni, ma sia capace di dare risposte chiare alle domande che salgono dai cittadini, soprattutto dai lavoratori e dai pensionati, al fine di combattere la povertà crescente, oltre che sviluppare politiche tese a ridistribuire il reddito a favore dei salari e delle pensioni».

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