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Crocifisso negli edifici comunali, Zamperini presenta una mozione

Il Consigliere di Fratelli d'Italia difende il simbolo del Cristianesimo con un ordine del giorno che sarà discusso il 20 gennaio

Crocifisso negli edifici pubblici, sì o no? La domanda, oggetto di dibattito in Italia ormai da anni, torna a echeggiare nel Comune di Lecco, grazie a un ordine del giorno presentato dal giovane Consigliere di Fratelli d'Italia, Giacomo Zamperini, che sarà discusso a palazzo Bovara il prossimo 20 gennaio.

"Dopo innumerevoli peripezie, dopo assurdi pareri di inammissibilità e ostacoli messi davanti alla mia mozione che, difatti, ho dovuto modificare più volte e trasformare in ODG, nonostante il muro di gomma della sinistra, alla fine siamo riusciti a far calendarizzare per martedì prossimo la proposta", dichiara il Consigliere.

La mozione presentata da Zamperini fonda le sue premesse richiamandosi non solo alle origini cristiane del nostro Paese e della cultura europea o al fatto che, secondo l'autore, accettare tale simbolo significhi essere disposti a integrarsi nella società anche se provenienti da aree del mondo di religione diversa: si basa anche sul fatto, molto più concreto, che i crocifissi sono parte dell'arredo e quindi di proprietà del Comune.

Per tali ragioni il Consigliere domanda all'amministrazione di intensificare i controlli sulle comunità islamiche presenti a Lecco, di invitare il personale  degli uffici comunali a non rimuovere l'effigie di Cristo sulla croce e ad applicare sanzioni amministrative nei confronti di chi dovesse danneggiare o deturpare l'oggetto, in quanto di proprietà del Comune.

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