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"Reati contro gli animali, ora pene più severe"

La parlamentare lecchese Michela Brambilla: "Per i maltrattamenti a danno degli animali servono pene più dure, con forza deterrente. Milioni di italiani la pensano così"

"Per chi commette reati a danno degli animali avremo finalmente pene più severe, con forza deterrente, come chiede la maggioranza degli italiani e come prevede il disegno di legge a mia prima firma e sottoscritto in modo bypartisan che ha già iniziato il suo esame alla Camera dei deputati”.

Lo ha ribadito oggi la parlamentare Michela Vittoria Brambilla - residente a Calolziocorte ed eletta in Sicilia - presidente dell’intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente, durante l’evento sul tema che si è tenuto in Senato. Tra i partecipanti anche il presidente Ignazio La Russa, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il presidente della commissione Giustizia della Camera Ciro Maschio, ai quali la Brambilla ha rivolto l’appello: “Aiutateci a portare a termine questa battaglia che conduco da più legislature".

“Sono certa che la maggioranza degli italiani ama e rispetta gli animali e percepisce i reati a loro danno come particolarmente offensivi ma allo stato privi, in generale, di un presidio sanzionatorio che abbia adeguato potere deterrente. Chi commette questi reati - aggiunge la parlamentare di area centrodestra - non rischia infatti di andare in carcere, non paga abbastanza, se la cava con poco e stimola l’emulazione. Poi ricomincia e magari passa alla violenza sulle persone: un’escalation ben documentata dalla letteratura criminologica, che evidenzia un problema di pericolosità sociale. Si ha la sensazione di un fenomeno in continua espansione ed è davvero tempo che la politica e le istituzioni diano una risposta, la più efficace e la più meditata possibile".

"Servono pene più severe, con forza dissuasiva - conclude Michela Brambilla - Per questo, caro ministro e caro presidente della commissione, chiedo il vostro sostegno, vi chiedo di aiutarci a portare a termine questa battaglia che combatto da più legislature. Le condizioni ci sono, il momento è questo. Milioni di italiani sono della stessa opinione”.

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