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Venerdì, 26 Aprile 2024
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City Angels, il lecchese Fulmine è l'Angelo del mese: «La storia con Musa, accolto a casa mia»

Davide Trestini, quarantenne di Lecco, ha accolto il giovane migrante, diciannove anni, nella sua dimora: ora è in attesa dei documenti per trasferirsi in Germania dallo zio

Davide Trestini, "Fulmine", è il City Angel italiano del mese di maggio. Valtellinese di quarant'anni, ha aderito al progetto nel 2016, poco dopo l'apertura della sezione territoriale di Lecco avvenuta nel 2016. E, sostanzialmente, è iniziata lì la storia che sta legando il Caposquadra della sezione a Musa, immigrato diciannovenne del Gambia «che - racconta - abbiamo soccorso ai primi di marzo. Era sulla strada, impaurito. Girava in stato confusionale per le vie di Lecco: denutrito, sporco, vestito leggero e senza documenti. L’abbiamo portato in ospedale, dove abbiamo scoperto che era stato ricoverato altre volte. Non sapevano nulla di lui, se non il suo nome e cognome. Ogni volta restava in piedi per ore nella hall del pronto soccorso e veniva dimesso senza una vera visita. Così ho deciso, di mia iniziativa, di seguirlo personalmente».

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«Mi davano del pazzo, ma..»

La scelta forte, però, Davide l'ha fatta dopo: «Insistendo con l’ospedale, sono riuscito ad ottenere una visita psichiatrica per lui, con relativa diagnosi e terapia farmacologica. Fino alla fine di marzo l’ho portato al dormitorio della Caritas, ma una volta chiuso il dormitorio nono me la sono sentita di abbandonarlo sulla strada. Così ho deciso, a mio rischio e pericolo, di portarmelo a casa. Gli amici mi davano del pazzo, ma il cuore mi imponeva di farlo. Dopo un paio di settimane a casa mia, al caldo e in un ambiente amichevole, Musa ha iniziato a ricordare qualcosa della sua vita. L’ho portato a fare denuncia di smarrimento dei documenti, l’ho aiutato a ritrovare il permesso di soggiorno. Musa ha ricordato il numero di telefono della mamma: che emozione quando le ha telefonato! La mamma è scoppiata in lacrime, non sentiva il figlio da mesi e temeva il peggio. Oggi Musa sta bene. E’ ancora in casa con me, in attesa di ricevere i documenti per raggiungere lo zio in Germania. Un ringraziamento particolare a Pantera, un City Angel della Guinea, che ha fatto da traduttore».

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«"Fulmine" è straordinario esempio di generosità e altruismo»

Altri sono stati i momenti forti che Davide ha vissuto con i City Angels: «Abbiamo ricongiunto Peter e Giulia, due persone scomparse, con le loro famiglie. Ogni persona in strada, con le sue fragilità, mi ha rafforzato come essere umano», spiega. Il Coordinatore di Lecco, Marco Visentin “Griso”, commenta così: «Fulmine, che insegna italiano agli stranieri, è molto attento alla loro integrazione. Senza Fulmine, Musa avrebbe potuto morire. Ed è bellissimo che dal primo aprile abbia ospitato questo ragazzo a casa sua, come un fratello. Fulmine trascorre tutto il suo tempo libero con lui, e quando lavora lo affida ad amici che si prendono cura di lui. Insomma, è un esempio di straordinario altruismo e generosità».

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