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Quarto ponte. "Un presidio fuori dalla sede Anas finchè non avremo una data di inizio lavori"

I consiglieri di Pescate: "Se entro sabato 20 gennaio non ci sarà la data certa di avvio delle opere, da lunedì 22 saremo davanti alla sede Anas di Milano"

"Se entro sabato 20 gennaio non avremo la data certa di inizio dei lavori per il quarto ponte sull'Adda, da lunedì 22 gennaio inizieremo un presidio davanti alla sede Anas di Milano che durerà fino a quando questa benedetta data ci sarà comunicata".

Lo hanno deciso i consiglieri comunali di Pescate, convocati dal sindaco Dante De Capitani nel proprio ufficio nella serata di ieri giovedì, subito dopo la riunione dei sindaci del circondario lecchese che aveva prodotto un documento dove si chiedeva la data certa di inizio lavori.

"Ringrazio molto i colleghi sindaci di aver perorato in maniera compatta e indiscutibile la nostra causa, che è poi quella dell'intero territorio lecchese, ma come comune di Pescate vogliamo continuare sulla scia delle nostre battaglie con altre iniziative autonome - commenta oggi De Capitani -  Stavolta non faremo cortei sulla strada provinciale e non bloccheremo gli svincoli del ponte Manzoni come fatto per ben tre volte in passato, ma andremo da chi riteniamo abbia le maggiori responsabilità nella vicenda, e cioè l'Anas di Milano".

"È uno stato che non agisce"

"È questo ente infatti che ci ha comunicato date di inizio lavori che poi non è stato in grado di mantenere - aggiunge il primo cittadino di Pescate - Se non ci daranno entro due settimane la data di inizio lavori del quarto ponte, da lunedì 22 gennaio inizieremo il presidio a turno. E il primo turno lo farò io, con la fascia tricolore al collo. Starò li per l'intera giornata all'ingresso della sede Anas, come rappresentante di uno Stato che non agisce, e nei giorni seguenti saranno lì il vicesindaco e poi via via secondo turni prestabiliti tutti i consiglieri comunali ad oltranza in un presidio silenzioso, ma che ritengo sarà impattante più delle mille parole dette spesso a sproposito finora".

"Come detto nella conferenza dei sindaci siamo disponibili da subito ad incontrare tutte le parti politiche e gli enti interessati per far chiarezza sulla vicenda ma subito, non a tempo indeterminato. Poi voglio la data perché le parole non serviranno più. Chi ha delle responsabilità - conclude De Capitani - si metta finalmente al lavoro per dare al territorio lecchese quello che merita e quello che da troppo tempo ci spetta".

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