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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia Mandello del Lario

Va in pensione il "sarto" di barche e divani, quella bottega è diventata un simbolo del lago

La storia e l'impegno artigiano della famiglia Fossati, la cui attività chiude ora i battenti dopo 77 anni

Va in pensione una bottega simbolo del lago. Nata nel 1947 a Mandello del Lario dal lavoro di Erminio e portata avanti dai figli Daniela a Gianmario, la "Salotti Fossati" di via privata Corsi conclude infatti in questi giorni la propria attività. Subentrati al padre nel 1979 con passione e dedizione, fratello e sorella hanno contribuito a loro volta a promuovere l'artigianato locale, dedicandosi alla creazione e alla sistemazione di centinaia di divani e poltrone.

Il nome del marchio Fossati è giunto fino in Giappone

Il lavoro della famiglia Fossati e dei loro dipendenti, tra cui la nipote Ilaria, nel corso degli anni è cresciuto e si è ampliato, varcando le richieste dell'utenza locale e dei singoli clienti, arrivando a soddisfare le ordinazioni arrivate dal mondo della nautica. "I sarti" del marchio mandellese Fossati, con passione e dedizione, sono infatti arrivati perfino ad arredare con i loro tessuti gli yacht che hanno solcato i mari.

Pur non amando troppo i riflettori, abbiamo convinto Daniela a ripercorre con noi il cammino di ben 77 anni di lavoro della sua famiglia che ha visto il nome del marchio Fossati approdare fino in Giappone. La potenza dell'artigianato locale che si è snodato tra più generazioni di clienti... "Quattro o perfino cinque. Ti impegnavi a servire bene il nonno, poi tornava la mamma e poi ancora la figlia che ti aveva visto all'opera da piccola. La quale, a sua volta, con i figli grandi in età di matrimonio, diventava nostra cliente".

Il meritato riposo e la difficoltà di trovare giovani artigiani

Daniela riesce a trasmetterci quella forza di volontà lavorativa ereditata da papà Erminio e condivisa con il fratello Gianmario, scrittori di una bella pagina di storia dell'imprenditoria mandellese. "Ricevo diverse telefonate di persone che si interrogano sui motivi della chiusura della nostra attività - aggiunge la donna - La domande trovano risposta nel fatto che una lunga e intensa attività lavorativa necessita poi di un passo successivo verso un nuovo periodo della propria vita durante il quale poter coltivare le proprie passioni e godere degli spazi del tempo libero". La meritata pensione, insomma.

C'è però un rimpianto in ambito Fossati... "Negli ultimi 30 anni non si è mai trovato qualcuno, per esempio dei ragazzi, che volessero imparare questo lavoro artigianale. Rischia di diventare un mestiere finito, senza una scuola alle sue spalle e un'attività concreta in bottega. Occorrono almeno 5 anni per diventare un buon tappezziere". Qui, come in altri ambiti lavorativi, non si profilano quindi passaggi di testimone e appare sempre più difficile trovare qualcuno disposto a vestire il fusto (telaio del divano) in quel valoroso mondo dell'artigianato locale che tanto ha dato e potrebbe ancora dare in termini di occupazione e prestigio nel territorio. (Si ringrazia Alberto Bottani per la collaborazione)

L'ingresso della bottega, un simbolo di Mandello.

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