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Economia

"Sciopero Enel, da Lecco adesione totale"

Le motivazioni della mobilitazione di sindacati e lavoratori

Venerdì 8 marzo è stato organizzato un presidio a Milano in occasione dello sciopero nazionale in Enel proclamato dalle tre sigle sindacali Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec. A anche anche una nutrita delegazione di lavoratori del territorio lecchese ha voluto essere presente o comunque partecipare allo sciopero.

"La mobilitazione è stata indetta per protestare contro un piano industriale inadeguato e dannoso, carenze negli investimenti, tagli indiscriminati al costo del lavoro, esternalizzazione di attività core e peggioramento delle condizioni di lavoro per i 30 mila dipendenti italiani di Enel" - spiegano i sindacati motivando l'iniziativa di protesta.

"A Lecco si è arrivati al 100% di adesione degli operativi"

"La risposta delle lavoratrici e dei lavoratori è stata straordinaria: la partecipazione allo sciopero, infatti, ha superato il 90% in tutto il Paese; a Lecco si è arrivati al 100% di adesione degli operativi, una situazione che ha costretto alla chiusura le sedi Enel di Lecco, Cernusco Lombardone e Piantedo (in provincia di Sondrio ma riferimento per l’alto lago e la Valsassina)".

"La partecipazione dimostrata da migliaia e migliaia di lavoratrici e lavoratori, con presidi gremiti in tutta Italia, è la risposta più chiara e netta che si poteva dare a sostegno delle ragioni del sindacato - commentano i rappresentanti delle Rsu Enel del territorio lecchese, Luca Esposito e Fulvio Pirovano (Filctem Cgil) e Mirko Roncalli (Flaei Cisl) - Con questo sciopero vogliamo lanciare un messaggio forte ai vertici aziendali: le decisioni non possono essere prese in maniera unilaterale ma devono essere condivise con i lavoratori; ritirate subito i vostri provvedimenti se volete riaprire un confronto, altrimenti le iniziative di lotta continueranno".

Un momento del presidio.

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