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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Laura e quei caprioli che vanno a trovarla nel giardino di casa

La storia da Abbadia: "Abitiamo al confine con il bosco. Anche oggi ho aperto la finestra e ho visto mamma capriolo seduta vicino a curare il suo piccolo. Noi li chiamiamo la famiglia Ciuffetti"

"Abito al confine con il bosco. Davanti vedo il paese, le strade e sento i rumori del quotidiano. Dietro ci sono invece i boschi, dove tutto è silenzio e i rumori della città arrivano attutiti. È proprio su questo confine che da sempre vedo passare caprioli, a volte qualche volpe ed altri animali". Inizia così la testimonianza di Laura Mandelli, ex assessore e residente ad Abbadia Lariana, protagonista di una singolare e apprezzata amicizia: quella con una famiglia di caprioli che fanno di frequente visita alla sua casa da ormai tre anni, raggiungendo il giardino dal verde habitat del bosco.

Tutto iniziò con il lockdown

"Complice il silenzio del periodo del lockdown la fauna si è avvicinata - racconta ancora Laura - Piano piano ha capito che noi non interferiamo, ci osserviamo a vicenda, ma mai troppo vicini per non spaventarli e non diamo loro cibo. Non vogliamo scombinare il loro delicato equilibrio".

La famiglia ciuffetti in visita alla casa di Abbadia.

"Anche stamattina ho aperto la finestra e ho visto mamma capriolo seduta poco lontano a curare il suo piccolo che pascolava nel prato. Ho salutato con un cenno della mano. Ci siamo guardate. Ognuno è tornato in silenzio alla sua giornata... Noi li chiamiamo simpaticamente 'la famiglia Ciuffetti'. Ho pensato a quando mi sedevo anche io li nel prato a curare i primi passi di mio figlio. C’è una linea invisibile che è la linea del rispetto che non va scavalcata".

"Il rispetto per la natura è una priorità"

Un tema molto cara a Laura e ai suoi famigliari, come lei appassionati di montagna, natura ed escursioni. "Un rispetto che estendo alla frequentazione di boschi e montagne: dove i rumori della natura sono sovrani è inutile sparare stereo portatili 'a balla' come spesso capita sentire. Dovrebbe essere vietato fare motocross nei boschi, anche questo visto spesso. Tutti possiamo usufruire delle bellezze della natura, ma con il dovuto rispetto, cosa che spesso manca. Un conto sono i rumori di chi cura e tiene ordinati i boschi con fatica, un conto è l’inutilità e il danno di comportamenti scorretti. Noi della natura facciamo parte, non siamo padroni. Con i ringraziamenti di tutti i Ciuffetti del mondo!"

Uno dei caprioli fotografati da Laura.

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