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Lecco vuole “organizzare la spontaneità”: aiuti ai rifugiati, ecco il piano

Tante le iniziative sorte sul territorio, “che rischiano di andare sprecate”: le istituzioni si coordinano

È arrivato a settanta il numero dei profughi ucraini arrivati nel Lecchese. Un numero per ora risicato, ma che prevedibilmente aumenterà con il passare dei giorni e il peggiorare della situazione nell'est europeo, dove prosegue in maniera incessante a svilupparsi la guerra. Nel territorio lecchese risiedono 932 cittadine e cittadini ucraini, che stanno accogliendo nelle proprie case amici e parenti in arrivo dalle zone colpite dal conflitto armato, ma non ci si può fermare qui: già sul finire della scorsa settimana la Prefettura di Lecco ha diffuso una circolare contenente le prime disposizioni per i Comuni del territorio lecchese.

Allo stato attuale il Distretto ha raccolto circa 20 disponibilità di appartamenti, oltre a delle stanze che fanno parte di case grandi, che saranno destinati a coloro che arriveranno e non avranno un alloggio a disposizione: i 70 già giunti e diffusi a macchia di leopardo sul territorio, infatti, rimarranno dai rispettivi referenti. Sei, inoltre, sono disponibilità tra Lecco e Colico a livello di B&B e case vacanza. La famiglia verrà ospitata in una delle strutture individuate, poi verrà inserita nel circuito che sarà organizzato in questi giorni e verrà abbinata ai possibili affidatari. Allo stato attuale la ‘platea’ è variegata: ci sono bambini molto piccoli, adolescenti e madri, ma anche dei nuclei completi. Istituito il Fondo per l'accoglienza gestito dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese.

La rete dell'accoglienza si è attivata in tutta la propria complessità: c'è la necessità di organizzare una risposta urgente, diffusa e adeguata a quelle persone che stanno arrivando da noi con ricongiungimenti spontanei. Per questo motivo, Distretto di Lecco, Ambiti distrettuali di Bellano, Lecco e Merate, Fondazione comunitaria del Lecchese, Csv Monza Lecco Sondrio e Confcooperative dell'Adda - in raccordo con la Prefettura - hanno avviato la campagna "Lecco ospita l'Ucraina", presentata lunedì mattina alla stampa.

Nel corso della mattinata le istituzioni hanno sostenuto un incontro in Prefettura: “Quello che si sta facendo è work in progress in base alle esigenze che arrivano, non ci siamo fatti trovare impreparati. La Questura fa da raccordo, comunicando la presenza dei profughi alla Prefettura e alle istituzioni sanitarie per l’esecuzione dei tamponi”, ha spiegato Guido Agostoni, presidente del Distretto di Lecco. Il secondo flusso, “non ancora così attivo nel nostro territorio”, è quello relativo alle persone senza un riferimento preciso: “Vanno individuate le risposte da dare loro”. La rete di raccolta delle disponibilità, aperta alle famiglie e alle varie strutture ricettive: “Vorremmo spostare il meno possibile le persone”.

Ruggero Plebani, Coordinatore Uffici di Piano del Distretto di Lecco, ha precisato che ci si sta “orientando e definendo per coprire le prime settimane di emergenza, prima del subentro del sistema Sai. La prima fase, che vede l’arrivo delle persone allo sbando, va adeguata”. Bisogna far fronte a emergenza economica e alimentare di chi arriva, “non sostituendo il moto di solidarietà che è scattato ed è addirittura eccedente. A Bergamo si stanno addirittura fermando le raccolte di viveri, perché si rischiano lo spreco e l’uso improprio. Ci possono essere servizi utili in questa prima fase: di trasporto, ad esempio”. Sul tema degli alloggi “sarà fatta una ricognizione completa, ma al momento la disponibilità è ampia”.

accoglienza profughi ucraina 7 marzo 2022 Ruggero Plebani Guido Agostoni-2

Il viceprefetto Maria Laura Motolese, che ha ereditato pro tempore i poteri dell'ex prefetto Castrese De Rosa, rammenta le prime indicazioni fornite: “Tutte le persone transitate nel nostro territorio devono fare la dichiarazione di presenza in Questura. Chi li ospita deve fare la dichiarazione di ospitalità, in qualunque comune della provincia di trovi”. Sul sito della Prefettura sarà predisposta una sezione apposita in cui saranno rammentate tutte le informazioni necessarie. Dal punto di vista sanitario, invece, “ci sono delle indicazioni specifiche che prevedono la possibilità di utilizzare i mezzi di trasporto locali dopo aver fatto almeno un tampone antigienico nelle 48 ore precedenti”, questo oltre alla normale profilassi cui sottoporsi. La situazione “al momento è molto fluida, c’è una grandissima solidarietà, un patrimonio che dobbiamo cercare di mettere a fattore comune per l’ottimale organizzazione delle persone che ne hanno bisogno”.

accoglienza profughi ucraina 7 marzo 2022 Maria Laura Motolese-2

Filippo Viganò, presidente del Csv Lecco-Como-Sondrio ha spiegato che ora saranno formati “dei tutor, in base alle indicazioni della Prefettura, che facciano il lavoro d'intermediazione tra profughi, associazioni e istituzioni. Ci stavamo già lavorando per il tema della salute, in alcuni campi abbiamo già delle azioni consolidate”. Sul territorio c’è “una rete di lavoro importante su tanti campi, va organizzata e tenuta insieme”.

accoglienza profughi ucraina 7 marzo 2022 Filippo Viganò-2

Mauro Gattinoni, sindaco di Lecco, ha raccontato che “ci sono state tante iniziative anche private, c’è chi parte con il pulmino, va alla frontiera e torna con quattro persone da ospitare”, di conseguenza la spontaneità “ha sempre bisogno di un minimo di organizzazione per non sprecarla”. Alle 14 i sindaci dei comuni capoluogo si riuniranno “per raccogliere i bisogni della comunità, che personalmente ho inizialmente così riassunto: il primo è quello dell’alloggio, il secondo è quello di scuole e asili, il terzo è quello della formazione professionale degli adolescenti, il quarto è quello dell’accompagnamento al lavoro per gli adulti”. Il dialogo in questa fase “è autentico”.

accoglienza profughi ucraina 7 marzo 2022 mauro gattinoni-2

Gabriele Marnioni spiega l'operato di Consolida: “C’è un fermento da governare e ci tengo a sottolineare la pronta reazione del territorio. L’aver approvato il Piano di Zona è una piccola garanzia che ci giochiamo in un momento di emergenza, nella nostra rete finiscono anche le realtà abitative”. Il tema educativo “riguarderà una parte consistente di questo flusso in arrivo, probabilmente andrà affiancata tutta le rete delle persone ucraine che stanno sul territorio; tante badanti stanno accogliendo i famigliari, andrà costruita una rete di prossimità con queste figure per mettere a disposizione, per esempio, i servizi educativi pomeridiani”.

accoglienza profughi ucraina 7 marzo 2022 gabriele marinoni-2

Si cercano alloggi per gli ucraini

Gli Ambiti distrettuali di Bellano, Lecco e Merate si sono messi in modo per raccogliere la disponibilità di alloggi privati per accoglienze di carattere temporaneo “allo scopo di strutturare una rete diffusa in grado di ospitare in emergenza chi fugge dalla guerra”. La dichiarazione di disponibilità a fornire un immobile da parte del privato cittadino o della struttura ricettiva, non comporta un impegno per i Comuni e che il privato cittadino o il proprietario di struttura ricettiva potrà essere contattato nel caso in cui, nel Comune in cui l'immobile è ubicato, si registri la necessità di reperire spazi per l'accoglienza.

I cittadini e i proprietari di strutture ricettive interessati a mettere a disposizione un immobile devono chiamare il numero dedicato e lasciare i propri dati e la descrizione dell'abitazione o inviare una e-mail. L'immobile deve avere i requisiti di legge di abitabilità ed essere immediatamente disponibile per l'accoglienza.

I riferimenti:

  • Ambito Distrettuale di Bellano - Comuni di Abbadia Lariana, Ballabio, Barzio, Bellano, Casargo, Cassina Valsassina, Colico, Cortenova, Crandola Valsassina, Cremeno, Dervio, Dorio, Esino Lario, Introbio, Lierna, Mandello del Lario, Margno, Moggio, Morterone, Pagnona, Parlasco, Pasturo, Perledo, Premana, Primaluna, Sueglio, Taceno, Valvarrone, Varenna. Recapiti: Ufficio di Piano di Bellano - tel. 0341 911808 int. 1 in orari d'ufficio (venerdì solo al mattino) - udp.coordinatore@valsassina.it;
  • Ambito Distrettuale di Lecco - Comuni di Annone di Brianza, Bosisio Parini, Bulciago, Calolziocorte, Carenno, Castello di Brianza, Cesana Brianza, Civate, Colle Brianza, Costa Masnaga, Dolzago, Ello, Erve, Galbiate, Garbagnate Monastero, Garlate, Lecco, Malgrate, Molteno, Monte Marenzo, Nibionno, Oggiono, Olginate, Oliveto Lario, Pescate, Rogeno, Sirone, Suello, Valgreghentino, Valmadrera, Vercurago. Recapiti: Ufficio di Piano di Lecco - tel. 0341481534 in orari d'ufficio (venerdì solo al mattino) - ufficiodipiano@comune.lecco.it;
  • Ambito Distrettuale di Merate - Comuni di Airuno, Barzago, Barzanò, Brivio, Calco, Casatenovo, Cassago Brianza, Cernusco Lombardone, Cremella, Imbersago, La Valletta Brianza, Lomagna, Merate, Missaglia, Montevecchia, Monticello Brianza, Olgiate Molgora, Osnago, Paderno d'Adda, Robbiate, Santa Maria Hoè, Sirtori, Verderio e Viganò. Recapiti: Ufficio Casa d'Ambito - tel. 039/9165965 (dal lunedì al giovedì dalle 8:30 alle 12:30 oppure lasciare un messaggio in segreteria) - ufficiodipiano@retesalute.net.

Il Fondo per l'accoglienza

Per sostenere i costi della prima fase di accoglienza, la Fondazione comunitaria del Lecchese ha attivato il Fondo "Lecco ospita l'Ucraina". Le donazioni saranno finalizzate a sostenere le spese per l'ospitalità nei Comuni della provincia di Lecco, la fornitura di generi di prima necessità (cibo vestiario medicinali) e tutti gli interventi necessari per l'accoglienza dei cittadini Ucraini arrivati nei nostri Comuni.

Le donazioni si possono effettuare tramite bonifico bancario intestato alla Fondazione:

  • Intesa Sanpaolo
    IBAN: IT28 2030 6909 60610000 0003 286
  • Banca della Valsassina
    IBAN: IT87 8085 1522 9000 0000 0501306
  • Causale: Lecco ospita l'Ucraina

Il Fondo è stato costituito nella giornata di venerdì 4 marzo con una dotazione iniziale di 50mila euro della Fondazione comunitaria ed ha già ricevuto una donazione di 15mila euro della Banca della Valsassina, oltre alle prime donazioni da privati cittadini per 1.800 euro. Ad oggi la raccolta ha raggiunto, quindi, la cifra di 66.800 euro. “Tutto il territorio è coinvolto negli ambiti, ci sono tutte le possibilità di aiuto concreto attraverso il pluralismo di offerte sempre molto interessante”, ha specificato Maria Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese . C’è bisogno di “solidarietà e flessibilità tra i vari bisogni. Le risorse, che sembrano aride, sono tutte importanti e possono essere usate in modo flessibile”.

accoglienza profughi ucraina 7 marzo 2022 maria grazia nasazzi-2

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