rotate-mobile
Spesa in aumento / Centro storico / Piazza Stazione

Trasporto pubblico, delibera approvata: aumentano le tariffe

L'aumento dei prezzi riguarderà sia i trasporti locali che quelli regionali

Aumentano i prezzi dei biglietti di auto e treni. La giunta di Regione Lombardia ha approvato la delibera in merito all’adeguamento delle tariffe per i servizi di trasporto pubblico locale regionale e locali per il 2023. La variazione si basa sul regolamento regionale del 2014 - "Sistema tariffario integrato regionale del trasporto pubblico" -  che spiega come le tariffe del Tpl debbano “essere adeguate annualmente, con decorrenza a partire dal 1° settembre dello stesso anno. In caso di mancato adeguamento o di adeguamento in misura inferiore delle tariffe, è prevista la compensazione da parte degli enti titolari dei contratti di servizio a favore delle aziende di trasporto, corrispondente al mancato maggiore introito conseguente alla mancata adozione delle tariffe aggiornate”.

“Aumento delle tariffe, atto dovuto”

Si tratta “di un atto dovuto in base al Regolamento e in base alla delibera della scorsa legislatura regionale che aveva fissato gli indicatori e i valori da utilizzare per il 2023”. La percentuale di adeguamento per il servizio ferroviario è del 4,01%; per gli altri servizi di trasporto pubblico locale è del 4,81%. Il calcolo deriva dalla media di due diversi indici ISTAT (indice dei trasporti e indice generale per le famiglie, impiegati ed operai), che ha generato una percentuale del 6,41%. “Tuttavia, l’algoritmo matematico considera la verifica di soddisfacimento di 4 parametri di qualità: pulizia, regolarità, frequenza e puntualità del servizio offerto. Tenendo conto dei suddetti indici ISTAT e dei risultati ottenuti dai parametri (penalità e premialità), le percentuali finali risultano essere del 4,01% e del 4,81%”.

“L’adeguamento annuale delle tariffe è un atto dovuto che ci impone il Regolamento. A maggior ragione, l’impegno di Regione Lombardia deve essere sempre più mirato a fornire un servizio efficiente, puntuale e rispondente alle esigenze dei viaggiatori - spiega l’assessore regionale ai trasporti e mobilità sostenibile, Franco Lucente -. L’incremento delle tariffe – conclude – potrà essere compreso dai cittadini grazie anche un Tpl su ferro e gomma moderno e tecnologicamente innovativo”.

“Aumento indegno”

“L’aumento delle tariffe per il trasporto pubblico locale, deliberato da Regione Lombardia, è indegno. Di fronte al pessimo servizio noto ai pendolari lombardi, nonché di fronte alle molteplici criticità, alcune della quali evidenziate anche dalla recente lettera dell’Assessore Lucente, il centrodestra decide di infliggere l’ennesimo colpo al portafoglio di lavoratori e studenti. Il Movimento Cinque Stelle presenterà un emendamento al testo del prossimo assestamento di bilancio, per sterilizzare gli effetti di una scelta tanto odiosa quanto ingiustificabile”: così Nicola Di Marco, consigliere pentastellato.

Fragomeli: “Nessun miglioramento, anzi...”

“Incurante dei disservizi dei Trenord, la Giunta ha deliberato l’aumento di biglietti e abbonamenti del trasporto ferroviario regionale e del trasporto pubblico locale del 4,01 e del 4,81% a partire dal primo di settembre. In due anni biglietti e abbonamenti aumentano dell’8%, perché è il secondo anno che viene deciso un aumento del 4%, senza che vi sia stato alcun miglioramento del servizio reso, anzi, i disagi dei pendolari negli ultimi anni sono addirittura aumentati, come testimoniano le 160 linee a bonus del 2022 e l’aumento spropositato delle penali dovute da Trenord per i disservizi. E questo è solo l’assaggio di ciò che Fontana e l’assessore Lucente prevedono di fare in questa legislatura, soprattutto dopo che avranno rinnovato senza gara il contratto a Trenord fino al 2033. È sbagliato aumentare le tariffe, soprattutto pensando alle difficoltà delle famiglie, già vessate dalla corsa dell’inflazione”: così il consigliere del Pd Gian Mario Fragomeli.

“E non è finita: visto che sappiamo leggere i bilanci, nell’assestamento che stiamo discutendo nelle commissioni consiliari abbiamo rilevato le entrate per milioni di euro per le sanzioni incassate per violazione del contratto di servizio da parte di Trenord. La società ha attaccato il PD, ma ha sbagliato bersaglio: è Regione Lombardia che si è permessa di inserire nel Bilancio penali accertate dalla Regione per violazioni avvenute nel 2022. Quindi, delle due l'una: o in bilancio c’è scritta una falsità oppure Trenord, per difendersi, ha alterato consapevolmente la verità”.

“La Regione Lombardia ha accertato nel solo 2022, ben 9,7 milioni di euro di penali per violazione del contratto di servizio e poiché miglioramenti in questi anni sono stati assai deficitari, si apre il tema del perché la Regione si appresta a formalizzare un affidamento diretto per 10 anni ad una società, Trenord, che accumula milioni di euro di penali fin dal 2017 e  il 2021, dove per legge, per il Covid, non si permise di sanzionare le violazioni, se non in misura ridotta, 1,5 milioni, e il 2022, per 9,7 milioni. Il trasporto pubblico deve fare un salto di qualità all'altezza di una Regione così importante come la Lombardia”.

“Non è un obbligo di legge”

“Settimana scorsa l’assessore ai Trasporti, Franco Lucente, ha inviato una lettera a Trenord lamentando lo scarso livello del servizio offerto, ieri la Giunta  regionale ha deliberato l'aumento del 4% per abbonamenti  e biglietti. Una beffa per i pendolari che a partire da settembre dovranno pagare di più per un servizio non adeguato, per stessa ammissione dell’assessore”, ha commentato Martina Sassoli consigliere regionale di Lombardia Migliore.

“L’aumento non è un obbligo di legge, ma una scelta politica ed è stata presa dalla Giunta, nonostante la diversamente puntualità del servizio che, anche se sensibilmente cresciuta negli ultimi cinque anni, si attesta nel 2022 all’83,7%,  ben lontana dalle promesse e dai desiderata collettivi, e molto inferiore anche al dato nazionale del 95,2%”, ha sottolineato la consigliera di Lombardia Migliore, che ha ricordato come una sonora bocciatura sia arrivata a febbraio anche da Federconsumatori.

Nel sondaggio, promosso dall’associazione, è risultato, infatti, un tasso di soddisfazione medio dei passeggeri del 3,8 su una scala da 1 a 10. Sul voto basso, molto al di sotto della sufficienza, hanno inciso: ritardi, soppressioni, scarsa pulizia dei treni e delle stazioni, affollamento, sicurezza dei viaggiatori e  la vetustà dei treni. Trenord ha un tasso di rinnovo del parco veicoli del 51% rispetto ai termini definiti nell' appalto finanziato nel 2017, con obiettivo di raggiungimento del 100% entro la fine del 2025.

“Oggi Trenord, a cui Regione Lombardia ha confermato l’appalto del trasporto pubblico per altri dieci anni, offre un quadro decisamente desolante, per quella che dovrebbe essere la "locomotiva d’Italia”. Per citare la celebre battuta di Pino Caruso: Le nostre ferrovie sono proiettate nel futuro, i treni, infatti, arrivano sempre dopo”, ha concluso Martina Sassoli.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Trasporto pubblico, delibera approvata: aumentano le tariffe

LeccoToday è in caricamento