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Gli ambientalisti “creano allarmismo” sui lavori ai Piani di Bobbio

La risposta del sindaco Arrigoni Battaia alle accuse di Wwf, Lipu, Pro Natura e Legambiente, che hanno diffidato il Comune dal procedere con la realizzazione del progetto

Gli ambientalisti non vogliono i nuovi impianti ai Piani di Bobbio, dicevamo. Il progetto di Imprese Turistiche Barziesi (Itb) prevede un ampliamento dell’attuale impianto di risalita e un nuovo manufatto adibito a esercizio di ristorazione, con annesso parco ludico attrezzato; “in un’area dall’elevato valore naturalistico”, come contestato da Wwf, Lipu, Pro Natura e Legambiente, associazioni che hanno diffidato l'amministrazione, mettendo nel ‘mazzo’ finiti anche Comunità Montana Valsassina Valvarrone Esino Riviera, Provincia di Lecco, Regione Lombardia, Parco delle Orobie Bergamasche e in copia anche la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Sondrio e Varese.

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Ora e progetto: la seggiovia Ongania

Piani di Bobbio: la risposta del Comune agli ambientalisti

Inevitabile la risposta del Comune, intervenuto in merito alle questioni sollevate dalle associazioni coinvolte: “Il nuovo impianto di risalita, una seggiovia quadriposto che andrà a sostituire il vecchio skilift Ongania, è stato progettato in un ambito sciabile e, per tale ragione, è possibile la sostituzione e la realizzazione di nuovi impianti. L’amministrazione comunale ha agito sulla linea di quanto fatto per gli impianti realizzati in precedenza - ha evidenziato il sindaco Giovanni Arrigoni Battaia -. Il nuovo impianto rientra negli Accordi di programma del 2012 (Progetto integrato strategico per l’ammodernamento, potenziamento e valorizzazione comprensori sciistici Val Brembana e Valsassina), anche se non era ancora stato definito il tracciato definitivo. Una volta definito l’iter, Itb ha valutato lo spostamento più a valle della stazione di partenza, per evitare sovraffollamento delle piste in caso di grande affluenza di sciatori, cosa che oggi accade in corrispondenza della partenza della seggiovia Fortino e, ovviamente questo ha richiesto una modifica del tracciato. L’intervento richiederà lo sgravio da uso civico di circa 451 metri quadrati di terreno, come deliberato l'1 marzo 2022, che, nemmeno sommati a quelli richiesti per la realizzazione del Parco ludico-ricreativo (circa 26mila metri quadrati), raggiungerebbero il totale paventato dalle associazioni ambientaliste di un milione e mezzo di metri quadrati. Inoltre, considerato che saranno eliminati i pali e le stazioni del vecchio skilift, verranno restituite agli usi civici le superfici attualmente occupate”.

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Il monte Orscellera in una foto d'epoca

L’amministrazione ha adottato “la stessa procedura seguita nel 2014 in occasione della nuova seggiovia Orscellera: l’impianto di nuova realizzazione ne sostituisce uno per il quale è vigente una concessione che scadrebbe nel 2034 e che di conseguenza verrà sostituita in occasione della sostituzione dell’impianto stesso”. Il progetto della nuova Ongania, sia per le caratteristiche dell’opera che per il luogo dove verrà realizzato, non è soggetto alle procedure di Via (valutazione di Impatto Ambientale) e di Vinca (Valutazione di Incidenza Ambientale). 

“Piani di Bobbio, inutile allarmismo”

Le puntualizzazioni, però, vanno oltre e il sindaco fa notare che “nella lettera vengono annunciati disboscamenti e alterazioni di habitat, mentre nella realtà saranno tagliati solo alcuni degli alberi che si trovano sulle pendici dell’Orscellera. Una zona, quest’ultima, destinata a pascolo e nella quale, in passato, non erano nemmeno presenti alberi; anche perché gli usi civici (antichi diritti di godimento collettivo della terra) erano effettivamente applicati per pascolare gli animali, tagliare la legna, ecc.. Ad oggi, per sopperire alla mancanza di utilizzo del nostro territorio da parte dei cittadini di Barzio ed evitare l’abbandono e il degrado dei territori montani, si ricorre all’affidamento degli alpeggi tramite bandi. Ritengo che ognuno sia libero di esprimere la propria opinione, ma nel farlo dovrebbe dare informazioni corrette e non creare inutile allarmismo”.

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Guardando, invece, alla questione legata alla realizzazione di un “manufatto adibito a ristorazione” in realtà si tratta di un chiosco di 35 mq con annessi bagni a servizio del parco, Arrigoni Battaia precisa: “L’iter burocratico è stato avviato nel 2021 e i lavori potranno contare anche su un finanziamento regionale ottenuto da Itb. La superficie occupata dalle attrezzature per il parco ludico-ricreativo, con strutture completamente amovibili e di carattere temporaneo, ad eccezione di due scivoli da gioco, sarà di circa 1.350 mq, come deliberato nel 2021. Il parco potrebbe avere un’estensione di 26mila mq. La superficie richiesta si rende necessaria per una distribuzione ottimale dei percorsi e dei giochi che saranno fruibili da tutti in quanto l’area rimarrà aperta”. Il progetto dell’ampliamento del bacino per l’innevamento, risalente al 2018, ha già ottenuto il benestare e tutte le autorizzazioni necessarie dagli enti superiori.

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Giovanni Arrigoni Battaia

In ultimo, ma non in ordine di importanza, va sottolineato che i Piani di Bobbio sono stati definiti “Ambiti Sciabili” sia nel Pgt (Piano di Governo del Territorio) approvato dal Comune di Barzio, che nel Ptc di Lecco (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) e come tali possono essere oggetto di realizzazione di impianti e infrastrutture destinate alla pratica degli sport invernali. “Proprio per tali motivi il PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale), approvato nel 2016 dalla amministrazione precedente, che costituisce il naturale collegamento del parco delle Grigne e del parco delle Orobie, non interessa l’area dei piani di Bobbio. Le immagini storiche del monte Orscellera e della zona dove verrà realizzato il parco ludico-ricreativo mostrano che in passato l’area non era boschiva”.

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