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Il commosso addio a don Leone: «Amava la storia e ha guidato con impegno le sue comunità»

Il vicario generale ha ricordato le parole dell'ex arciprete di Calolzio: «Per capire cosa accade oggi bisogna conoscere ciò che è successo ieri». Tra i tanti sacerdoti concelebranti gli "ex calolziesi" don Roberto e don Matteo: «Per me è stato come un papà»

«Ricordatevi che per capire cosa sta accadendo oggi bisogna conoscere ciò che è successo ieri. Quando pronunciò queste parole don Leone aveva solo 23 anni, ma già manifestava la sua grande passione per la storia. Oggi insieme a voi piango un sacerdote e un amico che ha fatto tanto per le sue comunità, tra cui quella di Calolzio, vivendo con impegno il proprio magistero per 50 anni».

Il vicario generale della diocesi di Bergamo, monsignor Davide Pelucchi aveva conosciuto bene don Maestroni. Era stato suo alunno e poi suo collega, e proprio richiamando gli anni della scuola media ha parlato delle figura dell'ex arciprete di Calolziocorte al quale oggi è stato tributato l'ultimo commosso saluto. Don Leone Maestroni si è spento infatti a 76 anni dove 15 vissuti come guida pastorale della parrocchia di San Martino Vescovo, più altri 5 come cappellanno della casa di riposo "Madonna della Fiducia" di Foppenico. Prima ancora l'impegno a Costa di Mezzate, poi, nel 2000, l'approdo in valle San Martino dove fu anche vicario.

Solo 140 posti in chiesa, gel igienizzante, mascherine e distanziamenti: le esequie ai tempi del Covid

In tanti questa mattina hanno partecipato ai funerali organizzati nella chiesa Arcipresbiterale di Calolzio rispettando attentamente le normative per la sicurezza della "Fase 2" dell'emergenza Covid. Solo 140 posti in chiesa (su un totale potenziale di oltre 800) tutti ben distanziati tra loro, volontari ai quattro ingressi, gel igienizzante per le mani, tutti i presenti con la mascherine, altoparlanti nel piazzale esterno dove altri fedeli hanno seguito le esequie.

Insieme al vicario anche una ventina di altri sacerdoti del territorio e della Bergamasca hanno concelebrato la messa. Tra loro l'ex parroco del Pascolo ora alla guida della Caritas provinciale don Roberto Trussardi, e l'ex coadiutore di Calolzio don Matteo Bartoli che nel ricordare don Leone lo ha definito come un padre, una persona sempre pronta ad ascoltare gli altri e disponibile. Tra i fedeli in chiesa hanno voluto essere presenti con la fascia tricolore il sindaco di Calolziocorte Marco Ghezzi e il primo cittadino di Costa di Mezzate Luigi Fogaroli, oltre ad altri esponenti delle Amministrazioni locali e dell'associazionismo.

Calolzio: ancora mascherine e guanti abbandonati

Dopo la lettura del Passo del Vangelo dedicato alla "Vite e ai Tralci" nel quale Gesù si rivolge ai suoi discepoli, l'omelia è stata pronunciata proprio dal vicario generale che ha ricordato la vita di don Maestroni e il bene che ha compiuto nelle sue parrocchie. «Avevo 12 anni quando conobbi don Leone, e negli anni successivi ho avuto con lui una lunga amicizia - ha ricordato don Davide - All'epoca frequentavo la seconda media del seminario di Clusone e lui seguiva la nostra classe. Ricordo che mentre noi ragazzi facevamo i compiti nei piccoli banchi della classe, don Leone stava in cattedra davanti a noi con tanti libri vecchi e impolverati che apriva e sottolineava. Un giorno gli abbiamo chiesto: "Cosa stai facendo don Leone?", lui rispose "Sto scrivendo la storia della mia parrocchia di Locate", e aggiunse... "Ricordatevi che per capire cosa sta capitando oggi bisogna conoscere ciò che è successo ieri". Aveva solo 23 anni, ma già manifestava la sua grande passione per la storia, strumento utile per capire le persone e la società. Diceva che la storia dà frutto solo se accompagnata alla libertà. In una prima fase si appassionò maggiormente alla storia delle comunità locali, poi a quella delle persone, quindi a quella della Salvezza».

L'impegno per la Casa di riposo "Madonna della Fiducia"

Anche a Calolzio don Leone portò avanti approfonditi studi dedicati alla parrocchia, alla casa di riposo, ai rioni comunali mettendo nero su bianco i testi per il Corteo storico della Valle San Martino, fino ai documenti del libro realizzato insieme a don Matteo Bartoli in memoria dell'arciprete calolziese don Achille Bolis, ucciso a San Vittore dai nazifascisti. Ma l'impegno di don Leone fu anche e soprattutto legato al suo magistero di sacerdote, alla celebrazione delle messe, alle riflessioni sui Testi Sacri, alle attività di sostegno e riqualifica dell'oratorio fino all'ammodernamento della Rsa di Foppenico. Anche lui ha insomma lasciato un segno importante nella storia di Calolziocorte.

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