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A Mandello risorse economiche per le attività penalizzate dall'emergenza covid

Il sindaco Fasoli: «Piccolo intervento che può aiutare». Bando per smaltimento dell'amianto, a breve controllo generale dello stato dell'arte dei manufatti ancora presenti

Mandello tende la mano ai propri imprenditori messi a dura prova dall'emergenza covid e dai suoi pesanti risvolti economici. 

Il comune lariano, come già fatto da altri nella provincia, ha deciso con Deliberazione di Giunta comunale n. 133 del 27/11/2020 di emettere un bando per l'erogazione di un contributo a fondo perduto a favore delle attività ecnomiche commerciali e artigianali che a seguito delle restrizioni introdotte a livello nazionale e regionale a causa dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno dovuto sospendere - anche parzialmente - l'attività.

Per il 2020 è stata finanziata la somma di 60mila euro interamente finanziata dall'Amministrazione comunale di Mandello. «Un piccolo intervento che però speriamo possa aiutare tutte le attività del nostro territorio a superare questo anno orribile - commenta il sindaco Riccardo Fasoli - La scadenza è a brevissimo, 25 dicembre, per dare modo agli uffici di poter determinare i contributi entro la fine dell'anno».

Come partecipare

La domanda deve pervenire entro il giorno 1 dicembre 2020 al Comune di Mandello del Lario esclusivamente a mezzo pec all'indirizzo comune.mandellolario@pec.regione.lombardia.it. ​Per ulteriori informazioni si inviata a contattare l'Ufficio Suap al numero 0341 708241 o tramite mail a: commercio@mandellolario.it.

Mettere ko l'amianto

Nel frattempo, Regione Lombardia ha promosso un bando riservato ai privati per l'eliminazione dell'amianto. Il bando prevede contributi a fondo perduto del 50% dei lavori per un massimo di 15mila euro. Si aprirà il 18 gennaio e le domande saranno presentabili fino al primo di marzo.

«Il Comune si attrezzerà, nei primi mesi del prossimo anno, per un controllo generale dello stato dell'arte dei manufatti ancora presenti (coperture, isolamenti, tettoie) - prosegue Fasoli - Si ricorda la necessità di denuncia della presenza di amianto (ormai risalente al 2015) e la necessità di provvedere alla sua manutenzione costante con verifiche puntuali da annotare sul libretto di manutenzione.
A seguito dei controlli di dette aree e della documentazione necessaria, se si riscontreranno difformità o situazioni critiche o non gestite, si procederà con le ordinanze di rimozione. Il bando regionale è attivo ormai da diversi anni e lo scorso anno non ha visto il completo utilizzo dei fondi nonostante la presenza di molto amianto in tutte le comunità, compresa la nostra. L'invito è quindi quello di parteciparvi».

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