Gli studenti seppelliscono una macchina del tempo nel giardino della scuola
I ragazzi dell'Ic Volta di Mandello stanno allestendo una speciale capsula con alcuni oggetti di quest'epoca: verrà dissotterrata nel 2042 per valutare i cambiamenti storici. "Siamo fra i primi istituti italiani a farlo"
Una macchina del tempo costruita dai ragazzi. O meglio, una "scatola" del tempo. L'iniziativa promossa a Mandello all'Istituto comprensivo A. Volta è davvero suggestiva, e a breve consentirà alla scuola lariana di essere la prima in Lombardia, fra le prime in Italia, ad allestire questo oggetto particolare.
Di cosa si tratta? Di una speciale capsula che può essere riempita con oggetti e cimeli di quest'epoca e che sarà seppellita nel terreno per poi essere riesumata nel 2042. Cosa accadrà allora? Che i ragazzi di oggi, già divenuti uomini e donne adulti, avranno modo di tornare indietro nel tempo e valutare i cambiamenti avvenuti a vent'anni di distanza.
"Fotografia del momento storico"
L'iniziativa è stata organizzata dal Comune di Mandello e dall'associazione dei genitori Fuoriclasse. "A lanciare la proposta è stata il consigliere Luisella Aliprandi, che ha chiesto ai componenti del Consiglio comunale dei ragazzi di curarne l'allestimento - spiega Katia Conti, presidente di Fuoriclasse - e a noi di aiutarli nella logistica. Così abbiamo acquistato una capsula del diametro di circa quaranta centimetri e provveduto a inoltrare le richieste di autorizzazione. L'idea è quella di trovare qualche oggetto, immagini e documenti da inserire che facciano da 'fotografia' del momento storico che stiamo vivendo".
La scelta toccherà direttamente ai ragazzi, anche se su Facebook è stato lanciato un appello con cui si chiede un contributo di idee anche alla cittadinanza.
"Vent'anni utili a capire i cambiamenti"
La capsula verrà seppellita nel giardino a fianco all'ingresso della scuola, con ogni probabilità l'ultimo giorno di scuola, l'8 giugno. Quando il contenitore riemergerà alla luce del sole, sarà il 2042. "Abbiamo proposto di riaprirla dopo cinquant'anni ma ai ragazzi è sembrato troppo, del resto vorrebbero essere loro stessi a farlo. Abbiamo convenuto che almeno venti siano necessari per capire se qualcosa sta cambiando".
Tra gli oggetti "papabili" ci saranno sicuramente i centesimi di euro in moneta e una mascherina, triste simbolo degli ultimi due anni. "Chissà se nel 2042 ci saranno ancora" chiosa Katia Conti. "Speriamo di no".
