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Sala al Barro, più di cinquecento firme per tenere in vita la prima elementare

La classe, con 8 iscritti, rischia il trasferimento a Galbiate. La palla passa al Provveditorato

Cinquecentoventiquattro (524) firme ora diretta al Provveditorato. È un numero rilevante quello legato ai consensi verso la "battaglia" condotta per il mantenimento della prima elementare della scuola elementare "Don Milani" di Sala al Barro. Mercoledì 15 marzo si è svolto l'incontro tra l'amministrazione comunale e i rappresentanti dei genitori coinvolti: presenti il sindaco Piergiovanni Montanelli, la sua vice Maria Butti e l'assessore con delega all'istruzione Marco Brambilla. Per i genitori hanno parlato Elisa Colombo, Martina Vavassori, Beatrice Frigerio, Michela Buttironi, il papà di un giovane iscritto in prima elementare proprio a Sala e Roberta Gilardi, coordinatrice della scuola infanzia locale.

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E la presenza era tutt'altro che slegata alla questione: numeri alla mano, infatti, lì sono già state raccolte 38 iscrizioni per il 2023/2024, mentre sono 15 i bambini in uscita verso la prima elementare in vista dell'anno scolastico 2024/2025, 18 la proiezione per quello seguente. La volontà dei genitori, quindi, è chiara: mantenere la prima elementare e non spostare gli otto iscritti alla Scuola Primaria "Stoppani" di Galbiate, con la conseguente formazione di due prime da 22 alunni. Un'idea che vede d'accordo l'amministrazione comunale, che per la "Don Milani" ha in cantiere vari progetti a livello didattico e ha a disposizione una buona collocazione a livello logistico, ma ha anche potere decisionale pari allo zero sulla questione: a dire l'ultima sarà l'Ufficio Scolastico Provinciale e lo farà in tempi non brevissimi. E in caso di spostamento a Galbiate, agli studenti verrebbe garantito il trasporto da Sala alla "Stoppani" con un pulmino messo a disposizione dal Comune.

“Siamo contente dei numeri fatti registrare dalla raccolta firme nei punti sparsi per Sala e durante la giornata di giovedì 9 marzo. La comunità si è mossa per aiutarci, magari non cambierà nulla, ma fa capire lo spirito - ci raccontano le mamme coinvolte in prima persona -. Verso la fine di aprile dovremmo avere una risposta, speriamo che da Civate e Oggiono, dove si faranno delle classi prime da 25 bambini, qualcuno possa scegliere il nostro istituto; in genere i grandi numeri fanno un po' paura ai genitori, che preferiscono classi più ridotte”. L'obiettivo? Arrivare a 12-13 iscritti potrebbe permettere il salvataggio in extremis visto il trend in crescita per gli anni a venire.

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