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Mille euro di medicinali per l'Ucraina in 12 ore: la solidarietà parte da Abbadia

Un gruppo di amici ha organizzato la raccolta con l'appoggio della Famarcia Lariana: "Le popolazioni colpite dalla guerra ci hanno detto di cosa hanno bisogno adesso". Furgoni in partenza verso il confine con la Polonia

La generosità non ha confini e anche a distanza di 2mila chilometri si può fare sentire la propria vicinanza alle popolazioni colpite dalla guerra. È degna di ammirazione l'iniziativa proposta da un gruppo di amici fra i quali Stefano Fois di Abbadia Lariana: raccogliere medicinali e prodotti farmaceutici prioritari da spedire al confine tra Ucraina e Polonia. L'appello, lanciato attraverso il potente megafono dei social, ha generato una risposta notevole e in poco più 12 ore i cittadini di Abbadia (e non solo) hanno donato circa 1.000 euro, prontamente convertiti in medicinali grazie al supporto del dottor Fumagalli della Farmacia Lariana.

"Indumenti e scarpe non servono più"

La raccolta parte da Abbadia e si arricchirà strada facendo. Il carico, a bordo di quattro furgoni, partirà nel tardo pomeriggio di mercoledì 2 marzo per arrivare - se tutto dovesse filare senza intoppi - giovedì sera al confine ucraino-polacco. "L'idea è venuta parlando con un amico autista - racconta Stefano - Lui trasporta passeggeri con finalità turistiche. Con alcuni colleghi si sono detti 'sentiamo di cosa c'è bisogno e offriamo un servizio gratuito per portare quello che occorre'. Ci siamo così mossi da indipendenti, in autonomia, ma contattando alcune associazioni anche in Ucraina. Siamo riusciti a capire di cosa hanno bisogno ora: per esempio hanno un esubero di indumenti, scarpe e lenzuola. Servono medicinali".

Con in mano la lista di prodotti richiesti, Stefano si è rivolto al farmacista di Abbadia e attraverso i social ha pubblicizzato l'iniziativa. Il risultato è straordinario: in 12 ore più di 1.000 euro. "Il dottore li ha prontamente convertiti in antidolorifici, antibiotici, lacci, garze, siringhe, tutori, tutto ciò che è possibile acquistare senza prescrizione medica. Lo ringrazio perché ci ha rilasciato tutte le bolle necessarie da applicare sui cartoni e mostrare in dogana. Alcune amiche infermiere hanno aggiunto materiale sterile".

"Ho messo a disposizione il mio furgone"

Il carico parte da Abbadia e sosterà per tappe di "rifornimento" a Milano e a Brescia, prima di partire alla volta del confine tra Ucraina e Polonia, vicino al fronte. "Uno dei quattro furgoni è mio, l'ho messo volentieri a disposizione per questo nobile viaggio" spiega Stefano. "Al ritorno, scaricato il materiale, caricheranno donne e bambini in fuga dalla guerra per farli ricongiungere con i propri famigliari già in Italia. È il primo viaggio e vogliamo capire come andrà, ma siamo pronti a replicarlo per continuare ad aiutare. Per quanto riguarda la raccolta dei medicinali nei prossimi giorni mi rivolgerò anche a farmacisti di Mandello, Lierna e Bellano".

La solidarietà viaggia sulla strada per colmare una distanza di 2mila chilometri, ma purtroppo il conflitto continua. "È una situazione difficilmente comprensibile - prosegue Fois - È un'aggressione da parte di Putin, vorrebbe tante cose ma non deve certo imporle al mondo con le bombe: come al solito le vittime sono civili che vedono le proprie vite sconvolte".

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