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I sindacati a Milano: “Governo, servono condivisione e risposte”

Cgil, Cisl e Uil sono scese in piazza sotto l'Arco della Pace per prendere parte alla manifestazione

Manifestazione a Milano per i sindacati, sigle lecchesi comprese. Un momento che ha coinvolto tutte le realtà italiane, ritrovatesi intorno alle 10.30 sotto l'Arco della Pace per chiedere “una nuova stagione del lavoro e dei diritti”. Le richieste: tutela dei redditi dall'inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari; riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e pensioni; diritto universale alla salute e al sistema di istruzione e formazione; un mercato del lavoro inclusivo per dire no alla precarietà; basta morti e infortuni sul lavoro; eliminare i subappalti a cascata, e portare avanti la lotta alle mafie e al caporalato; riforma del sistema previdenziale; politiche industriali per una transizione ambientale sostenibile. Circa quattrocento i delegati della Cgil Lecco all'interno di una piazza strapiena.

“Cgil, Cisl, Uil e provano a dire come la spesa su quanto sta avvenendo in questo Paese, non vuol dire davvero provare a mettere in campo un'idea di nazione diversa da quella che questo governo vuol mettere in campo e pensare - spiega Diego Riva, segretario della Cgil Lecco, a margine della manifestazione -. Noi abbiamo una visione davvero contrapposta. Vogliamo un Paese che tenga conto della solidarietà e dell'universalità, che la Costituzione sia applicata. Ma non solo. Come prima cosa pretendiamo rispetto, perché il modo in cui oggi viene a essere coinvolta l'organizzazione sindacale non va assolutamente bene”.

Non va bene perché “rappresentiamo milioni di persone che sono lavoratori dipendenti, pensionati e hanno diritto di avere voce. Oggi il mondo del lavoro non l'ha avuta e con questa piazza stiamo provando a dargliela. Credo ci sia da portare rispetto, perché la ricchezza di questo Paese passa attraverso gli uomini e le donne in carne”.

“Pretendiamo che ci sia una modalità diversa da coinvolgere. Il sindacato dev'essere coinvolto in maniera preventiva e non a consuntivo, com'è successo nell'ultimo decreto lavoro il Primo maggio. Perché questo vuol dire offendere le persone, oneste e di cui noi abbiamo bisogno. Che ci sia un metodo di confronto che ci permetta di dire anche a noi come la si pensa. Il nostro punto di vista si può fare per migliorare la condizione, perché oramai tutti dicono che le persone sono diventate più povere. Il Primo maggio, invece, al precariato è stato risposto che aumenteranno la possibilità per i lavoratori che vengono assunti con il voucher e, quindi, il lavoro sarà sempre più precario e peggiorerà la normativa legislativa dei contratti a termine”.

“Pensioni, dare risposte ai giovani”

Riva chiede “la dignità delle persone, anche nell'ambito della sicurezza. Oggi si continua a morire come cinquant'anni fa e, purtroppo, gli incidenti sul lavoro non sono uguali a quelli che succedevano nei primi anni del Novecento. Eppure, di tecnologia e di risorse economiche alle imprese ne sono state date. E sarebbe opportuno che si provi anche in questo ambito alzare il livello della cultura che passa attraverso la formazione a 360 gradi. C'è la necessità di affrontare seriamente la riforma delle pensioni e non si può più prendere in giro le persone dicendo "41 anni" e poi, invece, introdurre meccanismi che peggiorano addirittura l'attuale normativa Fornero sotto il profilo pensionistico. Noi dobbiamo dare risposte concrete ai giovani e a chi è già oggi in pensione. Abbiamo delle idee e abbiamo delle proposte unitarie”.

Le domande “le abbiamo poste al governo, ma non c'è stata nessuna risposta e su questa cosa noi pretendiamo che ce ne siano e siano concrete. Pensiamo davvero che ci sia la necessità di una politica industriale che guardi al futuro, che guardi alla possibilità di sfruttare e utilizzare al meglio le risorse che arrivano. Bisogna avere visione, però. Si rischia di utilizzare delle risorse economiche importanti e si rischia poi alla fine di doverle restituire. Lavoratori, pensionati e investimenti forti in una politica che guardi al futuro, che guardi alla sostenibilità non solamente ambientale, ma che guardi sotto il profilo della sostenibilità per accorciare le disuguaglianze che in questi anni sono aumentate. Ci sono delle idee, ci sono delle proposte, bisogna discutere e trovare e trovare sintesi con le organizzazioni sindacali non ci sono altre strade e siccome non ci sono altre strade, noi pensiamo davvero che si debba partire anche dalla questione della sanità, un punto cardine della Costituzione”.

“Pronti ad andare avanti”

Riva chiude: “La sanità come la scuola sono elementi fondanti della nostra Costituzione e tutti devono avere il diritto di poter tutelarsi. Tutelare la salute e tutelare la scuola pubblica. Insomma, con questa piazza stiamo dicendo al governo che, qualora non ci dovesse essere rispetto sul metodo di confronto che noi stiamo chiedendo da anni, se il governo non intende pensare di coinvolgere le organizzazioni sindacali e dare risposte a quei contenuti che stanno dentro alla piattaforma unitaria, è chiaro che non ci si fermerà, ma andremo avanti mettendo in campo tutte quelle iniziative che serviranno davvero per ottenere quel risultato che i lavoratori pensionati hanno diritto”.

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