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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Superbonus, aumentano i timori: "A rischio occupazione e investimenti nelle costruzioni"

L'allarme di Daniele Riva, presidente di Confartigianato Lecco: "Nuova mazzata sulle piccole imprese e sulle famiglie". Preoccupazione anche per il senatore Tino Magni: "Ritirare decreto e aprire confronto con parti sociali"

Fa discutere anche a Lecco il provvedimento del Governo Meloni con cui si è posta fine alla cessione del credito. Dopo l'Ance, Confartigianato Lecco ha espresso più di una preoccupazione riguardo i possibili effetti.

"Speravamo in una soluzione che risolvesse il problema dei crediti incagliati, invece non solo non si prospetta nessuna risposta al problema ma il Governo blocca, tranne in limitati casi, la possibilità di continuare ad applicare lo sconto in fattura o a cedere i crediti" spiega a riguardo il presidente di Confartigianato Imprese Lecco, Daniele Riva. 

Secondo Confartigianato il blocco previsto nel decreto legge coinvolge le tante imprese che, sulla base delle norme sinora vigenti, hanno effettuato investimenti ed assunzioni nella prospettiva, di primi accordi con i committenti, di poter continuare a operare garantendo lo sconto in fattura. Con buona pace degli obiettivi green che la misura avrebbe aiutato a raggiungere.

"Il comparto edilizio traina l'economia"

"Una nuova mazzata sulle piccole imprese e sulle famiglie - continua Riva - perché in questa decisione al limite dell'incomprensibile a pagare sono anche i nuclei famigliari che hanno deciso di investire in ristrutturazioni edilizie e ora si trovano in balia dell'incertezza. I bonus edilizi, a partire dal 110% in giù, hanno il merito di aver rilanciato un comparto trainante per l'intero tessuto economico e ora si rischia un ritorno al passato, quando le ristrutturazioni erano appannaggio solo di chi se le poteva permettere. I bonus hanno allargato la platea degli interventi e hanno permesso di ammodernare e rendere più efficienti edifici e abitazioni. Tornare indietro sarebbe un grave errore da qualunque punto di vista si guardi questa novità del giorno. D'altra parte, quando girano le gru, tutta l'economia gira".

"Confartigianato da tempo sostiene che non c'è ostacolo peggiore per le imprese che questo continuo cambio di fronte: così è impossibile programmare e di conseguenza investire e assumere - conclude Riva - La nostra Associazione continuerà a occuparsi di questo grave problema che interessa le nostre imprese edili e a cascata tutta la filiera dell'Area Casa. Per loro e per i cittadini ricordo che è possibile rivolgersi ai nostri consulenti esperti in questa materia per cercare di trovare il bandolo della matassa delle pratiche aperte o programmate".

Magni: "Rischio crisi sociale ed economica"

Sulla cessione del credito, è intervenuto anche il senatore lecchese Tino Magni. "Dopo avere approvato in Consiglio dei Ministri il decreto che elimina le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e l'efficentamento energetico, il governo non risolve il problema dei crediti incagliati e dopo la levata di scudi delle categorie e delle parti sociali oggi i partiti della maggioranza sono pronti a modificare il decreto i cui effetti a breve termine rischiano una crisi sociale ed economica - afferma il senatore dell'Alleanza Verdi e Sinistra Italiana, componente della commissione Bilancio del Senato - Una cosa assurda. Sarebbe stato più semplice concordare con le parti sociali le necessarie modifiche e gli aggiustamenti al Superbonus prima di approvare il decreto in Cdm. Lunedì è previsto un incontro con il ministro Giorgetti. Il governo ascolti il grido di allarme lanciato tra gli altri dall'Ance e da Fillea Cgil, ritiri il decreto e apra un tavolo di confronto".

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