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Treni e "Affaire Rogoredo", Daniele Butti: "Parlano tutti, si cerchino invece soluzioni"

L'intervento del Referente provinciale della Lega Salvini Premier in merito al sentito tema dei trasporti pubblici lecchesi

Continua a fare discutere la questione di alcune fermate dei treni della linea Lecco-Milano spostate da Centrale e Rogoredo. In merito a quello che egli stesso definisce “L’affaire Rogoredo”, è intervenuto con una nota stampa anche Daniele Butti, Referente Provinciale della Lega Salvini Premier. 

"Parlano tutti. E dicono tutti: s’ha da fare... s’ha da cambiare sta cosa che non va - esordisce nel suo intervento Daniele Butti - Però poi alla fine tutto resta come prima, nell’incertezza di come andrà a finire, o meglio, resta come prima per i pendolari della tratta Sondrio Milano, che dovranno, a far data da dicembre, “approdare“ in quel di Rogoredo e poi da lì prendere altri mezzi (con esborsi aggiuntivi per i loro già magri portafogli) per raggiungere il centro di Milano per molti di loro, chiariamo, meta di lavoro.  Per il politico di turno è la “comparsata di mezza estate” sul giornale, social e tv locale... Ovviamente essendo solo uno il problema ed avendo una sola intelligente soluzione (lasciare stare le cose come sono) tutti dicono pressoché la stessa cosa: s’ha da cambiare questa cosa che non va… E allora fatelo!"

"Un appello ai consiglieri Piazza e Formenti e anche alla nostra carissima assesore Claudia Terzi: mettetevi d’accordo su tempi e risposte certe e non contraddittorie a settimane alterne - aggiunge l'esponente lecchese della Lega - Al poliedrico consigliere Straniero suggerisco di adeguarsi e di collaborare insieme agli altri suoi Colleghi di Regione Lombardia. È alquanto ridicola la sua altisonante posizione. Che ha solo del “sinistro” (inteso come appartenenza politica) commentino. Io, come Referente provinciale Lega Salvini Premier, raccolgo i malumori dei diretti interessati (i pendolari ahimè) e cerco con tutte le mie possibilità di coniugare la politica con la realtà. Nella speranza che chi ha ruoli istituzionali diretti (Regione Lombardia), a destra come a sinistra, valuti prima la realtà dei fatti e poi si lasci cullare dalla politica estiva. Che in questo caldissimo agosto risulta, a mio modesto parere, un po’ troppo afosa".

E intanto nelle ultime ore è arrivata la conferma del fatto che Trenord ha deciso di fare un passo indietro: almeno fino a dicembre nessun cambio di stazione per i pendolari lecchesi. "Il mio intervento - conclude Daniele Butti - vuole essere un incentivo alla collaborazione per risolvere definitivamente il problema".

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