"Cielo in fiamme": pioggia di foto sui social per il tramonto di domenica sera
La serata di domenica 29 ottobre ha offerto ai lecchesi (e non solo) uno spettacolo veramente mozzafiato: uno spettacolare tramonto ha, come si usa dire in questi casi, dato fuoco al cielo, che per quasi un'ora ha offerto dei colori veramente pazzeschi. Il posizionamento delle nuvole e il colore datogli dai raggi di sole hanno offerto una vista che ha semplicemente lasciato a bocca aperta.
Il fenomeno è stato fotografato e diffuso sui social da tantissime persone. Vi offriamo una selezione di quelle che avete deciso d'inviarci, ricordandovi che potete farlo semplicemente scrivendoci sulla nostra pagina Facebook o inviandoci un'email all'indirizzo redazione@leccotoday.it.
(foto e video di di Gab Ch'el Cor, Anna, Riccardo Rodella, Silvio Francesco Bianchi, Matteo Bonacina, Silvia Guerriero, Maria Grazia Tentori, Benedetta Rizzi, Patrizia Bernabeo, Elisabetta Pressiani, Valentina Maggioni, Simone Corti, Matteo De Santi, Carlo Baj, Alexandra Oltean, Cristina Watoto, Dalila Mazzoleni, Gabriella Chiodi, Stefania Magi, Ilaria Bonacina, Elena Fraquelli, Milena Fumagalli, Donatella Caputo, Jorge Alexander Quezada, Maurizio Galbiati, Micaela Sormani, Massimo, Rosella Bonalume, Alessia, Ghia Foto, Massimo Viganò, Massimiliano Gasparini Morbelli, Daniela Puddu, Orlando Biagio, Amanda Ravasio e Giulia Bono)
Cielo rosso e rosa con vortici su Lecco: la spiegazione
Il fenomeno si verifica grazie al forte vento in quota presente in questo momento che proveniene da Nord, scavalca le Alpi e si riscalda nella sua fase discendente. È il föhn, un vento secco che può portare le temperature al suolo nettamente sopra la media del periodo. Attualmente, ad esempio, si registrano valori compresi tra +17°C e + 19°C su quasi tutta la Lombardia. Le forti correnti in quota "pettinano" le nubi in maniera irregolare seguendo la direzione e le turbolenze dei venti, i colori accesi del tramonto conferiscono al fenomeno un carattere particolarmente suggestivo che lascia tutti col naso all'insù.
