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Calcio Lecco, è uno sprofondo continuo: sconfitta a Bergamo e terz'ultimo posto

Nonostante la discreta prestazione i blucelesti cadono anche contro la Virtus Bergamo (1-0, gol di Redaelli) e vengono sorpassati in classifica dal Bolzano. Cardinio colpisce un palo, ma la fase offensiva è nulla

LA CRONACA - Cuoghi, che torna sulla panchina dopo il valzer e la vergogna della scorsa settimana, mantiene il 4-3-3, seppur elastico per un 4-2-3-1 con Romano o Matic, in alternanza, ad agire dietro CrocettiMadonna, reduce da due sconfitte, va in campo con un abbottonato 3-5-2 in cui emergerà la rocciosità di Davide De Angeli, forte centrale passato da Lecco purtroppo senza troppa fortuna.
I blucelesti scendono in campo gagliardi e tengono il boccino in mano, ma tanti palloni transitano sui piedi dell'impreciso Di Giovanni, che non trova mai la testa di Cardinio o di Crocetti in area. La gara si apre poi con un torto arbitrale evidente: Matic "buca" la difesa palla al piede e viene steso da Scannapieco nel limbo del limite dell'area, ma, forse per non decidere quale punizione assegnare, Lombardelli fa correre. Passata la prima arrabbiatura di giornata, a far bruciare le mani di Cavalieri ci pensa Romano, recuperato in extremis, con una conclusione tesa che il portiere di casa controlla in due tempi. La Virtus risponde con una punizione di Morosini di poco alta sopra la traversa (20'). Gli applausi, purtroppo solo quelli, se li prende Cardinio a cavallo del 30': l'esterno lecchese prima crea dal niente un arcobaleno che finisce fuori di relativamente poco (27'), poi, nonostante la posizione molto defilata, colpisce un palo clamoroso con una bella conclusione di sinistro che Cavalieri devìa quel tanto che basta. Altrettanto grossa è l'occasione che Martinez sventa al 37' con una tempestiva uscita sul lanciato Amodeo. La colonna delle occasioni del primo tempo si chiude infine con una bella stilettata di Matic che, deviata anche questa, sibila molto vicina al palo sinistro.

La ripresa si vive con uno stesso leit-motivLecco in possesso e Virtus Bergamo in sostanziale controllo passivo, ma, come spesso accade, l'errore è dietro l'angolo. E in questa cerchia rientra la palla che Donnarumma regala ai padroni di casa: sull'uscita sbagliata del centrale, mal servito da Martinez, interviene Redaelli, che trasforma poi in oro il bel servizio a centro area di Morosini. Ed ancora Donnarumma, probabilmente frastornato, manda in porta lo stesso Morosini, ma sul tiro, a dir la verità troppo debole, fa buona guardia il portiere bluceleste. Il Lecco negli ultimi trenta metri è assente, Cuoghi inserisce Karamoko e Raviotta ignorando Rigamonti, mentre Meyergue si fa cacciare per aver stesso Amodeo lanciato in campo aperto da un'invenzione in impostazione di Magrin. La partita muore qui nonostante ci sia ancora un quarto d'ora da giocare, buttato dal Lecco tra urlacci in campo e la mancanza di idee per scardinare la solida difesa bergamasca.

La prossima settimana al "Rigamonti-Ceppi" arriverà l'Olginatese, demolita nel pomeriggio dal Monza (1-5), evidentemente ispirato in terra lecchese.

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