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Un altro passo / Colle Brianza

Gambero di fiume, la battaglia continua: diffidato il Comune

Il WWF Lecco porta avanti le proprie istanze anche a livello legale

Non si ferma la battaglia per il gambero di fiume. Si cerca ancora una soluzione per gli esemplari della Bevera: “Questo - spiega la presidente di WWF Lecco Giovanna Corti - nonostante le raccomandazioni dell’Arpa e le indicazioni degli esperti, nonché la preoccupazione dei cittadini. Evidentemente, la salvaguardia di una specie autoctona e del bene-ambiente, protetto dalla nostra Costituzione, non è una priorità per la politica”.

L'associazione nei giorni scorsi ha raccontato “la disperata situazione del gambero di fiume (Austropotamobius pallipes) all'interno del comune di Colle Brianza, lungo la Bevera di Brianza in località Val Chignolo e Valle della Taiada. L’aggiornamento odierno è che, nel silenzio delle Autorità preposte, che prosegue ormai da quasi una settimana, il WWF Lecco, nella serata del 27 ottobre, ha preso una posizione forte inviando una diffida a provvedere al Comune di Colle Brianza, nel tentativo di accelerarne la risposta”.

“L’intervento a tutela dell’ambiente non è soltanto una scelta auspicabile, del resto, ma è un preciso dovere sancito dalla Costituzione: la protezione della fauna, infatti, è stata recentemente riconosciuta dalla riforma costituzionale all’interno dell’art. 9 tra i compiti dello Stato, ad ogni suo livello amministrativo - spiega il WWF -. Il Codice dell’Ambiente aggiunge che "anche l’attività della pubblica amministrazione deve essere finalizzata a consentire la migliore attuazione possibile del principio dello sviluppo sostenibile, per cui nell’ambito della scelta comparativa di interessi pubblici e privati connotata da discrezionalità gli interessi alla tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale devono essere oggetto di prioritaria considerazione"”.

Il successo sui social

“Nel frattempo, la cittadinanza ha dimostrato una risposta solerte e attenta”: il reel pubblicato su Instagram “con cui viene spiegata la situazione del nostro gambero ha ottenuto migliaia di visualizzazioni (https://www.instagram.com/reel/Cy3s4pMsmyX/?igshid=MzRlODBiNWFlZA==) e la raccolta fondi procede spedita. Siamo grati e soddisfatti per la mobilitazione e la generosità che questa vicenda ha suscitato nella cittadinanza. Abbiamo raccolto in un paio di giorni circa cinquecento euro, finalizzati all’acquisto dei materiali necessari per realizzare la barriera di contenimento, nonché moltissime manifestazioni di sostegno da parte di associazioni e persone comuni, sia del territorio sia lontane. Questo ci conforta: nonostante la politica sia per lo più sorda al problema ambientale, i cittadini hanno dimostrato il contrario”.

Aperta una raccolta fondi (https://gofund.me/df8e87cc), “in attesa di vedere finalmente la conclusione di questa incredibile vicenda”.

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