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Martedì, 30 Aprile 2024
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Hey!Himalaya, vincitori del premio Buscaglione: intervista esclusiva a Giulio Bonacina

Giulio Bonacina, componente degli Hey!Himalaya, racconta la loro esperienza artistica come finalisti del contest e la vincita della settima edizione del premio Buscaglione

Hey!Himalaya è un progetto composto da quattro ragazzi che, nati e cresciuti a Lecco, conducono parallelamente i loro progetti musicali. Ritrovatisi a Bologna nel 2019 con l'obiettivo di intraprendere un nuovo percorso, sperimentano sonorità che ibridano il cantautorato con l'elettronica. In seguito alla loro vincita della settima edizione del premio Buscaglione, abbiamo avuto l’occasione di ripercorrere l’esperienza artistica del gruppo attraverso un'intervista esclusiva con l’artista:

“È stato molto bello, un’esperienza molto intensa… sono stati tre giorni davvero pieni”

Nella scorsa intervista ci avevi detto che la vostra speranza era quella di riuscire a fare di questa esperienza una “vetrina” utile per inserirvi nel panorama musicale e per raggiungere un pubblico più vasto, pensate di esserci riusciti?

È sicuramente presto per dirlo, ma sicuramente abbiamo conosciuto tante persone che nel campo ricoprono diversi ruoli, da uffici stampa fino ad etichette musicali di grande importanza. A parte il primo premio abbiamo vinto anche il premio Booster che ci darà l’importante opportunità di fare un’audizione con l’etichetta discografica Woodworm e con l’agenzia di booking Locusta. Questa rappresenta per noi la prima occasione di contatto diretto con un’etichetta di un certo livello.

Il premio Buscaglione da voi vinto consiste in 3000 euro di premio e 10 apparizioni in tour, in cosa consisteranno queste ultime?

Non ci sono ancora pervenute le date ma avremmo la possibilità di suonare in diversi festival sparsi in tutta Italia. I soldi saranno invece spesi in strumenti in quanto per raggiungere il sound da noi prefissato abbiamo bisogno di una strumentazione adeguata.

C'è un qualcosa che più di tutto avete appreso con questa esperienza e che vi porterete appresso per il futuro del gruppo?

Molto significativo per il gruppo è sicuramente il fatto che non ci siamo in alcun modo “snaturati” e anzi, siamo stati totalmente apprezzati per quello che siamo in quanto non siamo scesi a compromessi per attirare l’attenzione della critica ma abbiamo giocato mettendo a nudo ciò che realmente siamo, facendoci arrivare dunque alla conclusione che siamo protagonisti di una scelta artistica che sta andando nella direzione giusta sia per il piccolo pubblico che già ci segue sia per quanto riguarda la critica musicale. Una conferma di essere nella direzione giusta; una pacca sulla spalla per proseguire in questa direzione.

Come vedi il futuro del gruppo dopo questa esperienza e più in generale i vostri progetti futuri come quello di un secondo disco?

In realtà per quanto riguarda i progetti futuri nulla è cambiato rispetto alla visione espressa nella scorsa intervista, in quanto rimane sempre l’idea di fare un secondo disco la cui realizzazione sicuramente andrà dopo quest’estate che, in seguito alla vincita del primo premio ed i relativi 10 tour, sarà piena di tappe e che quindi non ci permetterà di metterci subito all’opera per il secondo disco con la concentrazione richiesta. Chiaramente avendo l’opportunità di suonare molto nei 10 tour estivi e avendo occasione di contatti diretti con etichette musicali, la speranza è quella di ottenere qualche possibilità in più a livello di supporto economico e di esposizione a livello pubblico, con la speranza che quindi le opportunità di crescita e lavoro possano aumentare.

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