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Domenica, 28 Aprile 2024
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La Lecco d’un tempo nelle cannonate delle battaglie napoleoniche nei pressi di Pescarenico

La lettura di una Lecco d’altri tempi procede nei “segni dell'antico fuoco"

Nel 1799, a Lecco, fu combattuta la prima delle due cosiddette battaglie napoleoniche. I segni delle cannonate visibili a Pescarenico vi restano a testimonianza di questa tragedia che, nel corso della ritirata delle truppe francesi dal Veneto al Piemonte, vide le truppe austro-russe guidate dal generale Pietro Bagration (l'eroe di Borodino di cui scrive Tolstoj in Guerra e pace) giungere a Pescarenico presso Lecco costringendo i Francesi a fuggire in parte verso Como ed in parte verso Limonta e Bellagio su barche sequestrate ai pescatori del luogo, dopo aver fatto saltare due arcate del ponte. Tutto il corso dell’Adda divenne teatro di aspri e sanguinosi scontri, da Cassano sino a Lecco. Cardine della battaglia lecchese fu il trecentesco ponte Azzone Visconti, difeso dai francesi. L’artiglieria francese sparava infatti dal pianoro di Piano Sciresa, sul monte Barro, mirando alle avanguardie austro-russe che si avvicinavano al ponte visconteo. Si combatté fra le case di Pescarenico, dove la fanteria austriaca avanzò contro i granatieri transalpini. La battaglia si concluse il 28 aprile con la vittoria austro-russa e con il ripiegamento francese oltre il ponte visconteo.

Le case dei pescatori di Pescarenico diventarono trinceramento di opposti reparti e subirono saccheggi di soldati in cerca di cibo, bevande ed oggetti di valore.

Segni, che hanno ormai oltre 200 anni, si notano ancora sulla facciata dell’edificio di via Previati 25, in quartiere Pescarenico, presso il Circolo ACLI Campaniletto. Sono “segni” dei cannoni durante la battaglia di Lecco del 25 aprile 1799, fra francesi ed austro-russi.

L’edificio dell’attuale via Previati (una volta strada di collegamento tra Lecco e Bergamo), la storica casa Corti, è un’imponente villa impreziosita da notevoli decorazioni in cotto lombardo. Posta sulla riva dell’Adda, nella periferia settentrionale del vecchio nucleo dei pescatori, nel 1799 era una villa isolata e circondata dal verde caratterizzata da vivaci cotti neorinascimentali sulle bardature di balconi e finestre. La villa è oggi testimonianza tangibile della tragica battaglia napoleonica che la vide coinvolta e di cui oggi ne è possibile osservare le tracce dei proiettili francesi che la colpirono. C’è infatti una lapide bronzea che ricorda il 25 aprile 1799.

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