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Domenica, 28 Aprile 2024
Approvata

La Lombardia si prepara alla legge sul fine vita

Ammesso il progetto di legge che si pone l’obiettivo di regolamentare il suicidio assistito

Passo in avanti sulla legge relativa al fine vita. L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia all’unanimità si è espresso favorevolmente sull’ammissibilità del progetto di legge che si pone l’obiettivo di regolamentare il suicidio assistito promosso dall’Associazione Luca Coscioni: i promotori del disegno di legge avevano depositato giovedì 18 gennaio il testo in Consiglio regionale accompagnato da 8.181 firme. Alla riunione dell’Ufficio di Presidenza hanno preso parte il presidente Federico Romani (FdI), i vicepresidenti Giacomo Cosentino (Lombardia Ideale), Emilio Del Bono (PD) e i consiglieri segretari Alessandra Cappellari (Lega) e Jacopo Scandella (PD). Un passo importante, ma solo uno dei tanti ancora da fare e che potrebbe comunque scontrarsi con la volontà politica dei rappresentanti regionali.

Legge sul fine vita in Lombardia: inizia la discussione

“Preso atto delle verifiche fatte dagli uffici competenti, ci siamo pronunciati per l’ammissibilità formale e procedurale del progetto di legge, che proseguirà così il proprio iter nella Commissione consiliare competente. Resta nel merito politico una forte differenziazione delle rispettive posizioni, che personalmente mi vede contrario ai contenuti di questa proposta”, conferma in tal senso il presidente Federico Romani.

“L'Ufficio di Presidenza ha assunto una decisione in punta di diritto, affermando che la Regione è competente a disciplinare ciò che la Corte Costituzionale nel 2019 ha indicato come diritto - ha sottolineato il vicepresidente Emilio Del Bono -. Lo avevano fatto già le regioni Emilia-Romagna, Toscana, Piemonte, Veneto e Abruzzo e ora anche la Lombardia. Il fatto politicamente rilevante è che non si sia usato il passaggio dell’ammissibilità per evitare di discutere nel merito. Ora sulla legge di iniziativa popolare e sulle eventuali proposte di legge che dovessero arrivare da singoli Consiglieri o da gruppi politici ci si potrà confrontare con coscienza, con libertà e con rigore all’interno della Commissione competente e poi dell’assemblea”.

“Ritengo non sia materia di competenza regionale, sono fermamente convinto che lo Stato abbia il dovere di tutelare il diritto alla vita e l’integrità della persona, così come prevede la Costituzione, e non di indurre la morte dei malati istituendo il diritto al suicidio assistito - ha ribadito il vicepresidente Giacomo Cosentino-. Inoltre lo Stato ha il dovere di curare i malati in forte sofferenza fisica e difficoltà psicologica, garantendo loro trattamenti idonei tramite la rete regionale delle cure palliative e, nei casi estremi, la sedazione continua”.

“Tutte le Regioni che si sono già espresse avevano decretato l’ammissibilità e così è stato anche in Lombardia. Sarebbe un grande segno di responsabilità se ora si arrivasse all’approvazione di una legge, a differenza di quanto è avvenuto in Parlamento, che non ha fatto nulla nonostante la sentenza della Corte Costituzionale”, ha quindi aggiunto il consigliere segretario Jacopo Scandella.

“Il nostro è stato un pronunciamento meramente tecnico e procedurale - ha concluso il consigliere segretario Alessandra Cappellari -. Sul piano personale resto favorevole al pro vita, ma questo non significa che non ritenga opportuna e necessaria una normativa che disciplini una materia così delicata”.”

Lunedì scorso l’Ufficio di Presidenza aveva incontrato il Comitato promotore, composto nell’occasione dal tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni Marco Cappato, dalla coordinatrice lombarda di “LiberiSubito” Cristiana Zerosi e dai rappresentanti dell’Associazione Luca Coscioni Mario Riccio, Massimo Rossi, Simona Giannetti e Alessandro Piano.

“Bene la decisione unanime dell’Udp, che si è espresso coerentemente alle sue funzioni. Ora spetta a questo Consiglio regionale dare voce e corpo all’urgenza manifestata dai cittadini. Quella di colmare un vuoto di civiltà, che la politica non ha ancora avuto il coraggio di affrontare. Ci auguriamo che il dibattito rispetti le convinzioni e le sensibilità di ognuno, ma che sia libero da strumentalizzazioni di parte o diktat di partito. Noi siamo pronti a sostenere la pdl dell’Associazione Coscioni, arrivata fin qui grazie all’iniziativa dei cittadini. Nella speranza che Regione Lombardia possa diventare in questo ambito la locomotiva del Paese”: chiude il capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Consiglio regionale, Nicola Di Marco.

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