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Domenica, 28 Aprile 2024
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Le forti piogge scongiurano la siccità, ma il nemico si nasconde nelle temperature record

Le precipitazioni degli ultimi giorni hanno riequilibrato la disponibilità idrica nell'intero distretto del Po e dei laghi, ma l'inverno troppo caldo preoccupa in ottica della prossima stagione irrigua

Si allontana lo spettro della siccità. Con la complicità delle precipitazioni delle ultime ore, cadute a seguito dell'arrivo di correnti umide di matrice atlantica su tutta l'Europa Mediterranea, è arrivato un sostanziale cambio delle circolazioni atmosferiche capace di favorire così il riequilibrio della disponibilità idrica nell'intero distretto del fiume Po, compreso il Lago di Como.

Distretto che, dall'analisi dettagliata dei dati relativi ai primi quattro mesi dell'anno idrologico (ottobre-gennaio) proietta alcuni risultati significativi: gli accumuli precipitativi sono stati in linea o di poco inferiori a quelli di riferimento nella quasi totalità del territorio distrettuale (dalla Valle d'Aosta alle Marche) con una siccità moderata a eccezione del Piemonte meridionale che ha registrato una siccità severa a seguito di un prolungato deficit di piogge, originatosi già lo scorso anno.

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Temperature superiori alle medie

Le temperature, in questi mesi, risultano sensibilmente superiori ai valori tipici del periodo, con valori localmente eccezionali sui rilievi alpini e appenninici; ciò ha incrementato significativamente lo scioglimento di buona parte del manto nevoso comunque poco consistente; i valori di portata misurati alle principali sezioni del fiume Po (Piacenza, Cremona, Boretto, Borgoforte e Pontelagoscuro) risultano essere in linea a quelli tipici del periodo (condizione idrologica "nella norma"), mentre per quanto riguarda i principali affluenti, i valori di deflusso presentano valori leggermente inferiori alle medie del periodo quelli in destra idrografica del fiume Po compresi tra le province di Alessandria e Parma; i volumi invasati nei principali laghi prealpini - Maggiore (riempimento 90%), Lario (61,2%), Iseo (43,6%), Idro (19%) e Garda (98,6%) - da ottobre oggi risultano essere in linea, o di poco superiori, a quelli tipici del periodo (condizione idrica "nella norma").

"In estrema sintesi - ha commentato il segretario generale dell'Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, Alessandro Bratti, coadiuvato dallo staff tecnico coordinato dal responsabile dell'Osservatorio Francesco Tornatore - la situazione idrologica complessiva nel Distretto si presenta sostanzialmente in linea con i valori tipici del periodo di riferimento con l'eccezione, come detto, dell'area meridionale del Piemonte. Ciononostante, nell'ottica della prossima stagione irrigua (aprile-settembre), desta comunque preoccupazione il significativo aumento atipico delle temperature registrate che finora non aveva consentito la conservazione del manto nevoso invernale e il mantenimento di un'adeguata umidità dei suoli".

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