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Lecco e i suoi rifugi: il Rifugio Alpinisti Monzesi

Rifugio Alpinisti Monzesi: una storia secolare

II Rifugio Alpinisti Monzesi, o Capanna Monza, sorge alle pendici del Monte Resegone sul lato occidentale del canalone di Val Negra, poco sotto il Passo del Fo.

Le origini del rifugio sono da ricercare nei primi anni del '900, quando, nel 1909 cominciarono i lavori di costruzione per un riparo ed un appoggio per gli escursionisti desiderosi di salire in vetta al monte Resegone. Il 25 Luglio del 1909 venne posata la prima pietra da parte della Società degli Alpinisti Monzesi.

Voluto dai soci della S.A.M. (Società Alpinisti Monzesi) viene inaugurato il 18 giugno 1911 e nel 1927 si fonderà con il CAI sezione Briantea. All’epoca la struttura comprendeva la cucina e la sala da pranzo al piano terra, mentre al primo piano sette camerette. Il primo gestore fu Costantino Valsecchi, che mantenne la conduzione del rifugio fino al 1924, lasciando poi la gestione a sua figlia, Maria Flora Valsecchi, e a suo marito, Guglielmo Bolis, fino al 1951.

Il rifugio resistette ad entrambe le due guerre mondiali e nell'offensiva dell'ottobre del 1944, durante le vicissitudini della lotta partigiana, fu dato alle fiamme dalle truppe tedesche insieme a molte delle cascine delle valli sopra Lecco. Verrà poi ricostruito nel 1946. Nel 1960 ci furono ulteriori lavori di ampliamento, tra cui: una nuova sala da pranzo ed il servizio igienico per le camere. A ciò si susseguirono, dal 2004 al 2007, altri lavori migliorativi del rifugio che lo portano ad avere acqua corrente, un apparecchio telefonico esterno e l'impianto elettrico.

Rifugio Alpinisti Monzesi credito fotografico Mariotti s.n.c

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