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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il flash mob coglie nel segno: l'assessore regionale incontrerà gli studenti

La mobilitazione davanti Palazzo Lombardia sortisce effetti: l'assessore Simona Tironi parlerà con una delegazione di ciascuna provincia e ascolterà le richieste dei ragazzi

Il flash mob deghli studenti lombardi ha prodotto i primi risultati: mercoledì, dopo l'iniziativa proposta a Milano dall'Unione studenti della Lombardia, una delegazione di giovani è stata ricevuta dall'assessorato all'Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia che, spiegano, "ci ha garantito la disponibilità a fissare una nuova data per l'incontro che avevamo precedentemente concordato, da svolgersi con le seguenti modalità: un incontro dove sarà presente una delegazione di studenti da ogni provincia lombarda che avrà la possibilità di fare un intervento e di ricevere una risposta in merito da parte dell'assessore all'Istruzione, dall'Ufficio Scolastico Regionale e dagli altri invitati istituzionali presenti". 

Un riscontro giudicato positivo: "Come Unione degli studenti riconosciamo l'impegno e la disponibilità da parte della Regione nel concederci questo incontro e attendiamo volenterosi di poterlo svolgere in modo tale da presentare in maniera chiara le problematiche e le richieste degli studenti lombardi".

La provocazione dell'agenda

Molti i partecipanti, mercoledì, al flash mob davanti a Palazzo Lombardia, sede della Giunta regionale, per chiedere l'incontro pubblico all'assessora regionale all'Istruzione Simona Tironi. Oltre a fumogeni e striscioni, è stata esibita una gigantografia di una pagina d'agenda dell'assessora: datata 20 marzo, presentava diversi appuntamenti, come la partecipazione a un evento e un incontro con le aziende, e un 'incontro con gli studenti lombardi' cancellato con una X. 

I ragazzi, prima di ottenere garanzie all'ultimo istante a seguito del polemico flash mob, denunciavano infatti di aver concordato da mesi con la regione un incontro, proprio per la data del 20 marzo, e di esserselo visti disdire poco prima senza motivazioni. 

"Subito dopo la grande mobilitazione studentesca del 17 novembre eravamo riusciti a ottenere un incontro pubblico per il 20 marzo, in cui l'assessora Tironi avrebbe ascoltato le problematiche e le richieste portate da studenti di tutte le province lombarde, per poi rispondere nel merito" aveva spiegato Alessandro Di Miceli, Coordinatore dell'Uds Lombardia: "Solo poco tempo prima ci è stato comunicato l'annullamento, a causa di 'impegni improrogabili', e le nostre richieste di fissare una nuova data non hanno mai ricevuto alcuna risposta".

Le richieste degli studenti

Che cosa chiedono gli studenti a chi nella regione ha la responsabilità di garantire il diritto allo studio di tutti (e dove l'abbandono scolastico arriva al 10%)? 

"Le nostre richieste alla Regione sono molto precise e concrete - spiega Sara De Vecchi, dell'esecutivo regionale dell'Uds Lombardia - Vogliamo uno stanziamento di fondi bastevole ad assicurare la totale accessibilità di materiali scolastici e trasporto pubblico, l'istituzione di un reddito di formazione per tutti gli studenti lombardi, sportelli psicologici ed educazione sessuale garantiti in tutte le scuole, e una legge sulla rappresentanza studentesca negli IeFP della regione".

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