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La decisione / Pescarenico / Via Cesare Beccaria, 9

Alberto Genovese torna in carcere a Lecco

L'ex imprenditore stava scontando la pena ai domiciliari in una comunità del territorio

L'ex imprenditore Alberto Genovese torna in carcere a Lecco. L'ex imprenditore deve scontare la pena definitiva di 6 anni, 11 mesi e 10 giorni decisa dal giudice di Milano per due casi di violenza sessuale. Genovese è accusato di aver prima stordito con droghe e poi violentato nel 2020 due modelle, la prima nella residenza Villa Lolita a Ibiza e l'altra nel suo attico milanese Terrazza Sentimento. L'uomo si trovava ai domiciliari in una comunità del Lecchese per disintossicarsi. Lunedì la squadra mobile ha eseguito l'ordine di esecuzione emesso dal pm di Milano Adriana Blasco. 

L'ordine di carcerazione si basa sui reati "ostativi" di violenza sessuale che non consentono di scontare la pena ai domiciliari. Il milanese è stato accompagnato presso la casa circondariale di Pescarenico, rione del capoluogo, il più vicino alla comunità in cui si trovava ai domiciliari. A fine gennaio si era saputo che il 45enne aveva deciso di non ricorrere in appello contro la condanna dello scorso settembre (8 anni e 4 mesi emessa con il rito abbreviato).

Con questa decisione ha ottenuto lo sconto di un sesto della pena, scesa così a poco meno di 7 anni. L'ex fondatore di start-up deve scontare una pena di oltre 4 anni (togliendo il "pre sofferto", il tempo già passato in custodia cautelare). La difesa del 45enne ora ha due strade davanti a sé: ricorrere contro il provvedimento di trasferimento in carcere; oppure rivolgersi al tribunale di sorveglianza per chiedere che venga concessa una misura alternativa al carcere.

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