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Cronaca Barzanò

Barzanò, recuperato gatto del suicida 69enne

Prima il dolore per la perdita del padrone, poi una nuova casa

Otello si è aggirato nella sua casa per giorni, non trovando più l'amico di sempre. La sua quotidianità sconvolta dall'intrusione nel suo territorio di un via vai di estranei, che non sapevano come rapportarsi e comunicare con lui. Otello non sapeva, e non poteva comprendere, che doveva abbandonare casa sua. L'unica persona che avrebbe potuto rassicurarlo era scomparsa. Così Otello, disorientato e spaventato, non ha potuto fare altro che arroccarsi nel bagno ed evitare di farsi portare via dagli sconosciuti.

Chi è Otello? Otello è un gatto. Potrebbe sembrare scontato in questi giorni, dopo il caso Daniza, scrivere articoli sull'umanità e sul dolore degli animali, se non fosse che Otello era il gatto di Giorgio Franceschini, il pensionato di Barzanò che si è suicidato il giorno dello sfratto. E così diventa più facile comprendere la reazione di Otello al cambiamento drastico ed improvviso del suo quotidiano domestico lungo dieci anni, un quotidiano quindi strettamente legato al vivere in una determinata casa e all'essere parte di un determinato nucleo familiare.

Davanti alla difficoltà di convincere Otello a lasciare la "sua" casa, i familiari del signor Franceschini hanno contattato un volontario Enpa di Lecco, affinchè riuscisse nell'impresa di avvicinare il micio e trasferirlo nella sede dell'associazione ed avviare così una procedura per una nuova adozione, che grazie all'interessamento di una signora lecchese dovrebbe avvenire a breve.

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