Lutto a Lecco: morto Romeo Curti, per tutti "Orestino". La tradizione lecchese portata in centro città
Il ristoratore si è spento a 81 anni all'ospedale "Mandic" di Merate
Da "Orestino" ci siamo passati tutti o quasi. Il merito di aver reso celebre il nome in città è anche di Romeo Curti, 81 anni, morto nel pomeriggio di giovedì 9 dicembre all'ospedale "Mandic" di Merate. Per tanti anni ha sfamato generazioni su generazioni di lecchesi e turisti, conquistate dal carrello dei bolliti, dalle tartare, dal carpaccio o da altre prelibatezze diventate più che note ai più: il ristorante "Pontile da Orestino" l'aveva ereditato dai genitori Oreste Curti e Carlona Salgari anni dopo l'apertura avvenuta nel 1950.
Tra quelle mura sono costuditi i ricordi di settant'anni di vita lecchese, infusi nella cucina tradizionale che veniva proposta ai commensali, che spesso e volentieri hanno raggiunto la città anche per sedersi ai tavoli del lungolario Cesare Battisti, 4. Il lavoro verrà portato avanti dal figlio Oreste, ora in cucina. L'ultimo saluto si terrà presso la vicina basilica di San Nicolò alle 10.45 di sabato 11 dicembre.
Il ricordo del sindaco Gattinoni
"Se ne va un pezzo di storia. Di quella sana, di quella vera fatta di lavoro e passione.
Orestino ce lo ricordiamo tutti così: cinto dal suo grembiule, mentre spinge il carrello dei bolliti e te li serve dopo avere affilato ancora una volta i suoi coltelli. Li accomoda nel piatto con quella gentilezza d’animo e quel genuino orgoglio per un lavoro ben fatto, con quel sapore autentico della nostra terra da presentare agli avventori e ai turisti.
Grazie Orestino, per averci donato il gusto di essere lecchesi!"