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Cronaca

Traffico di materiale bellico: sei fermati nel comasco

Cinque iraniani e un italiano sono stati arrestati dalla Finanza

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Como ha individuato un sodalizio criminale composto da soggetti, prevalentemente iraniani, dediti all’effettuazione di operazioni di mediazione volte all’approvvigionamento di materiali "Dual Use" e pertanto potenzialmente impiegabili nel settore bellico.

In particolare, le condotte sono state finalizzate all’acquisto e all’esportazione verso l’Iran di macchinari per la fabbricazione di tubi in acciaio da utilizzare come potenziale materiale missilistico, di Noc/Base stations, ossia di apparecchiature idonee, previa modifica, a creare una rete di collegamento sicura e a “banda larga” per scopi militari, nonché di motori e componenti di aeromobili ed elicotteri. L’attività di indagine ha permesso di individuare l’intera rete di soggetti responsabili, ricostruendo i canali, nazionali ed internazionali, sottostanti all’approvvigionamento finanziario, nonché alla movimentazione, stoccaggio e spedizione di detti beni e tecnologie. In data odierna, il Nucleo PT di Como sta eseguendo le ordinanze di custodia cautelare personale emesse nei confronti di 6 soggetti – di cui cinque di origine iraniana e uno di nazionalità italiana – appartenenti al sodalizio e dimoranti nelle province di Torino, Firenze e Padova (in particolare, tre soggetti destinatari di ordinanza di custodia cautelare in carcere, due agli arresti domiciliari e uno con obbligo di dimora). I reati contestati sono riferiti, oltre che all’associazione per delinquere alla violazione delle disposizioni comunitarie inerenti le misure restrittive nei confronti dell’Iran, nonché della normativa sul controllo dell’esportazione, importazione e transito di materiale di armamento, il tutto caratterizzato dall’aggravante della transnazionalità.

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