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Sabato, 27 Aprile 2024
Lo studio

Cassa integrazione: a luglio più richiesta, ma è in calo rispetto a un anno fa

I dati Inps sono stati analizzati dalla Uil del Lario nel consueto report

Rimane alta la richiesta di ore di cassa integrazione avanzata dal tessuto produttivo lecchese. Il 7° rapporto stilato dalla Uil del Lario sui dati Inps e relativo al mese di luglio 2022 sulla cassa integrazione nelle province di Como e Lecco, rileva una diminuzione della cassa integrazione nel mese di luglio rispetto a giugno nel Comasco, mentre nel nostro territorio è stato rilevato un incremento.

Cassa integrazione totale luglio, confronto con giugno:

  • Como

Luglio

2022

ore 295.917

-41,2 %;

  • Lecco

Luglio

2022

ore 78.439

+34,0 %;

  • Lombardia

Luglio

2022

ore 3.657.675

-23,6 %;

  • Italia

Luglio

2022

ore 30.324.216

-19,4 %.

Il confronto tra le ore di cassa integrazione di luglio 2022 con luglio 2021 mette in mostra una diminuzione della richiesta in entrambe le province.

Cassa integrazione totale luglio 2022, confronto con luglio 2021:

  • Como

-83,3%;

  • Lecco
-90,8%;
  • Lombardia

-84,5%;

  • Italia

-73,3%.

Se si confrontano i dati relativi ai primi sette mesi dell'anno corrente con lo stesso periodo del 2021, la diminuzione è in ambedue le province.

Cassa integrazione totale luglio periodo gennaio-luglio 2022, confronto con lo stesso periodo del 2021:

  • Como

Gennaio-Luglio 2022

ore 3.998.602

-79,9%;

  • Lecco
Gennaio-Luglio 2022 ore 1.214.735 -86,9%;
  • Lombardia

Gennaio-Luglio 2022

ore 52.788.222

-82,6 %;

  • Italia

Gennaio-Luglio 2022

ore 296.946.743

-78,5 %.

Guardando la richiesta di cassa integrazione nei due distretti principali delle due province nel corso dei primi sette mesi del 2022 e confrontata con lo stesso periodo dell’anno passato, si evidenzia una diminuzione in entrambe le province nel Metalmeccanico e nel Tessile:

  • Como, cassa integrazione totale Tessile Gen-Lug 2022 ore 2.114.525, -70,1%
  • Lecco, cassa integrazione totale Tessile Gen-Lug 2022 ore 422.161, -66,9%
  • Como, cassa integrazione totale settore meccanica-metallurgia Gen-Lug 2022 ore 551.377, -80,5%
  • Lecco, cassa integrazione totale settore meccanica-metallurgia Gen-Lug 2022 ore 424.605, -89,6%

Diminuisce in tutti i settori produttivi ed in entrambe le province, nel periodo gennaio-luglio 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la richiesta della cassa integrazione totale.

Cassa integrazione totale gennaio-luglio 2022, confronto con lo stesso periodo del 2021 nei settori produttivi:

Gen-Lug 22

Gen-Lug 22

(Vs Gen-Lug 21)

(Vs Gen-Lug 21)

Industria:

Como -75,2%;

Lecco -84,6%

Edilizia:

Como -82,0%;

Lecco -84,7%

Artigianato:

Como -100%;

Lecco -100%

Commercio:

Como -92,0%;

Lecco -94,9%

Per quanto riguarda il numero di lavoratori in cassa integrazione nei primi sette mesi del 2022, a Como sono stati mediamente 3.360 (-13.332 rispetto al periodo gennaio-luglio 2021), a Lecco 1.021 (-6.762 rispetto al periodo gennaio-luglio 2021).

Anche le ore dei fondi di solidarietà diminuiscono nel periodo gennaio-luglio del 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno passato in Lombardia e in tutti i settori:

  • Industria: Lombardia 465.279 ore Gen-Lug 2022, -94,6%
  • Edilizia: Lombardia 2.880 ore Gen-Lug 2022, -82,3%
  • Artigianato: Lombardia 0 ore Gen-Lug 2022, -100,0%
  • Commercio: Lombardia 15.647.382 ore Gen-Lug 2022, -91,7%

Il commento di Monteduro

​“In conclusione, la richiesta di ore di cassa integrazione nel mese di luglio aumenta in provincia di Lecco e diminuisce a Como rispetto al mese precedente, dovuta soprattutto alla crescita della cassa integrazione ordinaria, la quale è legata a situazioni di difficoltà temporanee vissute dalle aziende, ed è immaginabile che sia collegata alle problematicità aziendali dovute ai costi energetici e delle materie prime - spiega Salvatore Monteduro, segretario Uil del Lario -. La differenza tra le due province deriva dal fatto che l’industria metalmeccanica è più energivora di altre ed è quella che pesa maggiormente nel territorio di Lecco. Ma non può essere trascurata e dettare preoccupazione l’incidenza dell’incremento del costo dell’energia anche per gli altri settori produttivi e le conseguenti ripercussioni sui lavoratori che potrebbero essere messi in cassa integrazione nei prossimi mesi”.

“Ricordiamo che un lavoratore in cassa integrazione ha un trattamento di integrazione salariale all'80% della retribuzione globale che sarebbe spettata allo stesso per le ore di lavoro non prestate, comprese fra le ore zero e il limite dell'orario contrattuale, ed è comunque previsto un massimale, che per l’anno in corso non può superare i 1.222,51 mensili lordi: ciò comporta una diminuzione del potere d’acquisto che si va ad aggiungere agli effetti negativi dell’inflazione in essere - prosegue -. Nei primi sette mesi del 2022 sono stati mediamente più di 4.381 lavoratori in cassa integrazione nelle nostre province, ai quali devono aggiungersi quelli coperti dai fondi integrativi di solidarietà e che in lombardia nel periodo gennaio-luglio sono stati mediamente oltre 13.800”.

“Moltissime famiglie pur avendo un lavoro ed un ammortizzatore sociale sono in difficoltà economica a far fronte ai bisogni di vita quotidiana - conclude Monteduro -. È importante che il Governo assuma iniziative immediate economiche a salvaguardia del potere d’acquisto dei lavoratori e pensionati ed eviti che si fermi la produzione delle aziende per effetto dei costi energetici. Anche l’Unione Europea deve fare la sua parte attuando, urgentemente, una politica economica di tetto massimo del prezzo del Gas (price cap per il gas) per frenare le speculazioni finanziarie in atto e per il futuro è necessario un piano economico-finanziario equivalente a quello adottato per il PNRR per sostenere una veloce transizione ecologica verso le fonti energetiche rinnovabili”.

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