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Cassa integrazione: richiesta di ore in crescita rispetto al 2020, ma in calo rispetto a gennaio

La Uil del Lario ha condotto il canonico studio sui dati forniti dall'Inps. Soffrono ancora industria e commercio

Il 2° rapporto Uil del Lario sulla cassa integrazione nelle province di Como e Lecco, eseguito nel periodo gennaio-febbraio 2021 rispetto allo stesso periodo dell'anno 2020, rileva ancora la difficile situazione nelle due province di Como e Lecco, anche se nel mese di febbraio si assiste ad una diminuzione delle ore di cassa rispetto a gennaio 2021.

Cassa Integrazione totale febbraio 2021, confronto gennaio 2021 (Elaborazione Uil su fonte Inps):

  • Como

febbraio 2021

ore 1.289.081

-34,8%;

  • Lecco
febbraio 2021 ore 404.541 -51,6 %;
  • Lombardia

febbraio 2021

ore 22.055.815

-18,9 %;

  • Italia

febbraio 2021

ore 104.552.683

-20,8 %.

Se si confrontano i dati relativi alle ore di cassa integrazione di febbraio 2021 con lo stesso mese dell’anno precedente si evidenzia una differenza tra la provincia di Como, dove cresce la richiesta di cassa integrazione, e quella di Lecco dove si assiste ad una diminuzione:

Cassa Integrazione totale febbraio 2021, confronto con febbraio 2020:

  • Lombardia +386,5%;
  • Italia +391,7%.

Mentre l’analisi dei dati del primo bimestre 2021 confrontati con lo stesso periodo del 2020 mostrano la crescita della richiesta di ore di cassa integrazione nelle due province:

Cassa integrazione totale gennaio-febbraio 2021, confronto con gennaio-febbraio 2020:

  • Como

gennaio-febbraio 2021

ore 3.265.777

+242,2%;

  • Lecco
gennaio-febbraio 2021 ore 1.241.079 +94,5 %;
  • Lombardia

gennaio-febbraio 2021

ore 49.244.361

+603,2 %;

  • Italia

gennaio-febbraio 2021

ore 236.564.329

+455,6 %.

Guardando, invece, i dati relativi ai distretti principali delle due province nel primo bimestre 2021 e confrontati con lo stesso periodo del 2020, tessile e metalmeccanico, si evince una differenziazione, con il primo ancora in grosse difficoltà, mentre il settore del metalmeccanico sembra in risveglio:

Cassa integrazione, primo bimestre 2021 settore tessile a confronto con primo bimestre 2020:

  • Como, cassa integrazione totale Tessile primo bimestre 2021 contro bimestre 2020, +114,2%
  • Lecco, cassa integrazione totale Tessile primo bimestre 2021 contro bimestre 2020, +154,8%

Cassa integrazione, primo bimestre 2021 settore metalmeccanico a confronto con primo bimestre 2020:

  • Como, cassa integrazione totale settore Metallurgia-Meccanica primo bimestre 2021 contro bimestre 2020, -11,1%
  • Lecco, cassa integrazione totale settore Metallurgia-Meccanica primo bimestre 2021 contro bimestre 2020, -12,3%

​Aumenta in tutti i settori ed in entrambe le province, nel periodo gennaio-febbraio 2021 rispetto allo stesso periodo 2020, la richiesta della cassa integrazione, tranne che nell’edilizia dove diminuisce a Como. C’è da evidenziare che per quanto riguarda l’artigianato e il commercio mancano i dati relativi alle ore del Fis (Fondo d'Integrazione Salariale) e del Fsba (Fondo di solidarietà bilaterale per l'artigianato).

Cassa Integrazione Totale gennaio-febbraio 2021 confronto gennaio-febbraio 2020 nei settori produttivi:

  • Industria: Como +85,4 %; Lecco +56,2%.
  • Edilizia: Como -11,3%; Lecco +26,0%.
  • Artigianato: Como +4.203.900,0%; Lecco 0%.
  • Commercio: Como +1.526.094.900,0%; Lecco +238.464.900,0%.

Il numero di lavoratori in cassa integrazione primo bimestre 2021:

  • Como 9.605 (+ 6.798 rispetto allo stesso periodo 2020)
  • Lecco 3.650 (+1.774 rispetto allo stesso periodo 2020).

Le conclusioni di Monteduro

«In conclusione, gli effetti dell’emergenza sanitaria continuano a farsi sentire sulle imprese e lavoratori/lavoratrici - spiega Salvatore Monteduro, Segretario Generale Cst Uil del Lario -. Sono oltre 13.000 i lavoratori/lavoratrici mediamente in cassa integrazione nelle due Province nel primo bimestre 2021 ai quali bisogna aggiungere quelli coperti dagli altri ammortizzatori sociali. Purtroppo, la nuova fase di zona rossa aggrava la già difficile situazione economica delle due province, anche se si evidenzia una differenziazione della situazione nei distretti produttivi presenti nei territori di Como e Lecco: Tessile in grande difficoltà e metalmeccanico dove si vedono deboli segnali di ripresa. Restano, invece, in grandissima difficoltà il settore del commercio per entrambi i territori. Ancora una volta, si ribadisce la necessità di prolungare il divieto dei licenziamenti e la cassa integrazione COVID-19 per tutta la fase dell’emergenza pandemica. La risoluzione dell’emergenza sanitaria è la priorità, sia per evitare nuove sofferenze a tante famiglie sia per uscire definitivamente dalla crisi economica. Importante il ruolo che sta giocando la cassa in deroga (una media di oltre 5.400 lavoratori/lavoratrici coperti da tale istituto nel primo bimestre 2021), uno strumento che copre una platea di lavoratori/lavoratrici per i quali non è previsto un ammortizzatore ordinario, ai quali bisognerà dare una risposta strutturale attraverso la riforma degli ammortizzatori sociali in discussione a livello nazionale tra Governo e Parti Sociali. Infine, è necessario rilanciare la ripresa economica e quindi l’occupazione dando concretezza al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), strumento che può offrire la grande occasione per rendere il nostro Paese più equo, verde, inclusivo e competitivo. In tal senso buono il lavoro che si sta realizzando ai tavoli della competitività di Como e Lecco per definire infrastrutture importanti per uno sviluppo sostenibile dei nostri territori».

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