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Quasi 80 anni dopo / Centro storico / Via Giuseppe Ongania

Lecco ricorda gli scioperi del 1944: 22 lecchesi deportati nei campi dell'orrore

L'annuale momento è stato diviso in varie fasi: prima in corteo a Castello e al parco di via Castagnera, poi in Sala Don Ticozzi anche con il coro diretto dal maestro Caccialanza

Lecco non può dimenticare. Il 7 marzo 1944 si materializzò uno dei tanti avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale che hanno segnato la storia della nostra città, medaglia d’argento al valore militare: in quell’occasione furono 22 gli operai lecchesi arrestati e poi deportati nei campi di concentramento, con la sola colpa di aver chiesto condizioni di vita migliori e la fine dell’occupazione nazifascista.

Quasi 80 anni dopo le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, con Anpi, Comune e Provincia di Lecco, sono tornate a ricordare quella giornata. Dopo un periodo in cui la pandemia ha imposto celebrazioni alternative, quest’anno finalmente si è tornati al tradizionale corteo che dalla chiesa di Castello si è snodato lungo corso Matteotti ed è proseguito in via Castagnera, dov'è stato verrà deposto un omaggio floreale alla lapide dei caduti. Durante il tragitto c'è stato spazio per un momento di raccoglimento al Parco 7 Marzo, durante il quale Anpi Lecco ha tenuto una ricostruzione storica dei fatti del ‘44.

commemorazione 7 marzo 2022 parco1-2

Il progetto "Every Name Counts"

La cerimonia è poi proseguita in Sala Don Ticozzi alla presenza degli studenti degli istituti lecchesi che in primavera partiranno per il “Viaggio per la Memoria 2022”, con destinazione la Risiera di San Sabba di Trieste. Ad aprire il momento il coro di voci bianche, composto indistintamente dagli alunni di prima, seconda e terza media dell'Istituto "Stoppani", è stato il maestro Giuseppe Caccialanza, insegnante di Educazione musicale, che dall'inizio dell'anno scolastico sta lavorando insieme ai suoi studenti in previsione di questi e altri momenti.

Angelo De Battista del gruppo scuola Anpi ha poi raccontato agli studenti dell’archivio digitale tedesco, nato dal progetto "Every Name Counts" e liberamente consultabile, in cui sono contenuti milioni di documenti relativi a uomini e donne transitati dai lager, nei quali si trovano notizie anche di alcuni degli scioperanti lecchesi. Una fonte storica di grande importanza per il percorso scolastico degli studenti, che in questi scritti potranno trovare informazioni non solo sull’identità dei deportati, ma anche sulla vita nei campi dal punto di vista degli aguzzini nazisti. È stato Mirco Scaccabarozzi, segretario generale della Cisl Monza Brianza Lecco, a parlare a nome delle sigle sindacali coinvolte nell'organizzazione.

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