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Sabato, 27 Aprile 2024
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«Molti calolziesi rischiano di rimanere senza medico di famiglia? Si intervenga subito»

La lettera del consigliere comunale Diego Colosimo alle autorità competenti: «Il pensionamento di tre dottori richiede un potenziamento dei medici di base sul territorio e non solo soluzioni provvisorie»

Una lettera alle competenti autorità sanitarie per chiedere di occuparsi al più presto del potenziamento dei medici di base nel territorio calolziese tenendo conto del fatto che un dottore è da poco andato in pensione e che altri due termineranno il proprio incarico pubblico a fine anno. A scriverla, a nome del gruppo di opposizione "Cambia Calolzio" è il consigliere comunale Diego Colosimo.

«Dopo il pensionamento del dottor Gangemi e fra pochissimi giorni quello dei dottori Avogadri e Villa ci si pone davanti ad un'esponenziale carenza di medici di famiglia - spiega Colosimo - L’Ats di Lecco sapeva da tempo debito che si sarebbe venuta a creare questa complicata situazione per i nostri cittadini, ma non ha adottato quelle linee strategiche di programmazione che avrebbero consentito un passaggio morbido nei rapporti di reciproca conoscenza e continuità tra medico e paziente, in relazione alle singole situazioni di salute. Preoccupatissimi, quindi, per ciò che si è venuto a creare, abbiamo scritto all’Assessore regionale alla Sanità, all’Ats di Lecco, al sindaco di Calolziocorte e all’Ordine dei Medici di Lecco per un pressing teso a far sì che siano garantite continuità e qualità del servizio di medicina di base per tutti i pazienti dei medici di famiglia che hanno cessato la loro attività, quanto mai importanti in un momento pandemico come quello che stiamo vivendo».

La lettera

Ecco alcuni dei passaggi più significativi della lettera che Diego Colosimo ha inviato a nome del suo gruppo all'assessore alla Sanità Regionale Giulio Gallera, all’Ats Lecco-Brianza, al Sindaco di Calolziocorte Marco Ghezzi e all’Ordine dei Medici di Lecco, avente ad oggetto il "Servizio di medicina di base sul territorio comunale di Calolziocorte"

Gentilissimi,

L’assistenza primaria della medicina di base gestita dai medici di medicina generale ci preoccupa oltre ogni limite d’immaginazione e per questo con la presente siamo a chiederVi nell’ambito dei vostri ruoli e competenze un immediato intervento, teso a garantire il diritto anche dei nostri cittadini ad avere
un’adeguata continuità di questo servizio. A giugno di quest’anno ha scelto di andare in pensione il dottor Salvatore Ivan Gangemi ed ora a giorni andranno pure in pensione i dottori Marco Avogadri e Giulia Villa.

Per quanto riguarda la sostituzione del dottor Gangemi si è verificato in questi sei mesi un tourbillon di professionisti, che hanno sì garantito un servizio, ma il rapporto con l’utente non è stato, secondo noi, supportato dalla conoscenza storica della salute dello stesso. (...) Fra pochissimi giorni, come accennato, anche i dottori Avogadri e Villa cesseranno le loro prestazioni. A tutto ciò si aggiunge anche che il popoloso quartiere di Sala è sprovvisto di un ambulatorio del medico di base con notevoli aggravi aggiuntivi in particolar modo per gli anziani.

Non ci è dato sapere se le dimissioni di questi tre medici siano dovute allo svilimento della loro professione, che richiede attualmente più tempo per le scartoffie che per i pazienti (...) o giustamente all’accesso al diritto pensionistico per il meritato riposo dopo tanti anni di lavoro; certo è che circa 5.000 cittadini calolziesi rischiano una insopportabile situazione.

Il venir meno dell’attivazione a dovere della cosiddetta legge Balduzzi del 2012 che, pur con alcune criticità, disponeva la conversione della medicina di base dal modello fondato sul singolo medico a quello associativo e la mancanza di linee strategiche di prospettiva e programmazione, considerato che da tempo l’Ats di Lecco-Brianza era a conoscenza del pensionamento dei medici succitati, a dir poco ci indigna. Ciò premesso schematicamente, siamo con molta forza a chiedere in relazione ai vostri ruoli e competenze un immediato, rassicurante e risolutivo intervento per garantire un adeguato diritto al servizio della medicina di base di tutti i nostri cittadini.

Intervento che ci auguriamo possa avvenire senza la sconsiderata soluzione di eventuali aumenti del numero di pazienti già troppo alto a carico di altri medici e pure senza un vorticoso via vai di medici, che non garantirebbe il necessario rapporto fiduciario e che conseguentemente spingerebbe a curarsi attraverso prestazioni sanitarie private con oneri aggiuntivi non indifferenti.

Restando in attesa, si porgono saluti. Calolziocorte 16 dicembre 2020 per il gruppo civico di Cambia Calolzio
Il consigliere Comunale Diego Colosimo

Rispetto alla preoccupazione espressa dal gruppo calolziese di opposizione abbiamo chiesto una replica all'Ats Brianza che dovrebbe farci avere una risposta nei prossimi giorni. Intanto gli uffici competenti fanno comunque sapere che «ovviamente» nessun paziente resterà mai e per nessun periodo senza medico di famiglia, dato che ci saranno i professionisti incaricati di sostituirli. Al massimo si tratterà di incarichi per un periodo provvisorio di tempo in vista di un medico di famiglia "definitivo".

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