Economia circolare, doppio riconoscimento nazionale per Silea
Legambiente e consorzi di filiera: "La multiutility lecchese è un’eccellenza per il recupero del tetrapak e dell’olio vegetale"
Doppio riconoscimento per Silea in occasione della X edizione dell’EcoForum, la conferenza nazionale sull’economia circolare promossa da Legambiente con il patrocinio del ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Oggi a Roma la multiutility lecchese è stata infatti premiata da due consorzi di filiera per le performance ottenute nel recupero del tetrapak e dell’olio vegetale.
Comieco - il consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica - ha premiato la capacità di avvio a riciclo dei rifiuti in tetrapak da parte dell’impianto di selezione dei materiali riciclabili di Seruso Spa, società del gruppo Silea. Grazie al nuovo sistema di selezione, Silea è infatti riuscita ad aumentare del 48% le quantità di tetrapak affidate ai consorzi: nel 2022, come attestato dal consorzio, l’impianto è così risultato il secondo a livello nazionale per volumi di cartoni per bevande selezionati.
"L’impianto di Seruso rappresenta uno dei sistemi più tecnologici e all’avanguardia sull’intero panorama italiano, servendo un bacino di oltre 1,2 milioni di abitanti: grazie agli specifici sistemi di riconoscimento dei materiali è in grado di separare plastiche, tetrapak e metalli - spiega la presidente di Silea, Francesca Rota - Questo premio rappresenta uno stimolo per guardare con entusiasmo alle prossime sfide: progettare nuovi impianti risulta sempre particolarmente complesso (dal punto di vista economico, tecnologico e non da ultimo burocratico) ma siamo coscienti che solo attraverso nuove infrastrutture e nuovi investimenti riusciremo a mettere in campo un modello efficace di economia circolare su grande scala".
Il Conoe, il consorzio nazionale per la raccolta e il trattamento degli oli vegetali esausti, ha premiato Silea “per l’attività svolta e gli eccellenti risultati raggiunti, distinguendosi per aver superato in più di un Comune la soglia di 1 chilo annuo di olio per abitante, collocandosi tra le realtà più virtuose del Paese con promettenti prospettive di miglioramento".