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Sabato, 27 Aprile 2024
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"Attento che scotta!" Un pranzo sulla sicurezza

L'iniziativa a Imbersago con le associazioni impegnate a vario titolo per la sicurezza nel Lecchese

"Attento che scotta! Un pranzo sulla sicurezza". Questo il titolo dell'iniziativa promossa dal comune e dalla Pro loco di Imbersago in accordo con le associazioni Fand, Anmil Lecco, Uici, Ens Lecco, Gruppo aiuto mesotelioma, Gabry nel Cuore e Matteo La Nasa. Il pranzo si è tenuto nei giorni scorsi presso il centro Polifunzionale di Imbersago e ha avuto come tema portante proprio quello della sicurezza, spaziando dai luoghi di lavoro alle case, dalle scuole agli spazi pubblici.

Oltre 140 persone hanno degustato gli ottimi piatti cucinati dallo chef Nicola della Pro loco di Imbersago e ascoltato, tra una portata e l’altra, le testimonianze di 10 ospiti d'eccezione. Ad aprire il pranzo sono stati il sindaco di Imbersago, Fabio Vergani, che ha sottolineato come la questione della sicurezza sia quantomai attuale (basti purtroppo pensare alle tristi notizie come quella dell’incidente che ha coinvolto cinque operai in una fonderia di Cremona), il sindaco di Lierna e presidente di Fand, Silvano Stefanoni, e il presidente e vicepresidente di Anmil Lecco, promotori dell’iniziativa. Con loro anche Gianfranco Longhi e Mario Cinus: a loro è toccato il compito di illustrare le attività di promozione della sicurezza sul lavoro che si svolgono sul territorio lecchese, anche entrando nelle scuole e nelle fabbriche.

Uno degli interventi durante l'iniziativa sulla sicurezza.

Dopo l’antipasto, la parola è passata ad Ester Intini, mamma di Gabriele Di Guida, morto a soli 25 a causa di un incidente sul lavoro a Sulbiate. Ester ha raccontato che dal 10 aprile 2019 ha iniziato una nuova vita: difendere il figlio Gabriele e parlare di sicurezza, dando un senso al calvario che le è capitato. Un’altra mamma, Croce Castiglia, ha ricordato quanto sia importante entrare nelle scuole per ricordare ai giovani che l’abuso di alcol e sostanze, specie quando si sta alla guida, è un errore mortale, che può costare la vita a vittime innocenti, come è accaduto a suo figlio Matteo La Nasa, travolto ingiustamente, troppo presto.

Dopo la prima portata a tavola, sono intervenuti Cinzia Manzoni, presidente del Gruppo aiuto mesotelioma odv, la quale ha raccontato la propria esperienza di figlia che ha affrontato la malattia del padre causata dall’esposizione all’amianto, e il dottor Edoardo Bai, che è stato il responsabile del primo Centro di medicina del lavoro territoriale in Italia a Corsico nel 1971.

Dopo il secondo è stato il turno di Paola Vassena, presidente dell’Associazione italiana ciechi e ipovedenti ets, che ha raccontato una "giornata tipo" di tre amici ciechi e ipovedenti per le vie delle nostre città, Andrea Riva, Disability manager dell’ente nazionale sordi di Lecco, che ha sottolineato l’importanza di garantire pari opportunità a tutti, a prescindere dalle proprie capacità, e Claudio Dossi, presidente di Auser provinciale di Lecco che ha ricordato i pericoli che le persone anziane si trovano ad affrontare, anche nelle proprie case.

Infine, ha preso la parola Valentino Minelli, giovane bresciano che ha perso la vista a seguito di una malattia che l’ha colpito qualche anno fa. Minelli ha portato i saluti del parlamentare Fabrizio Benzoni di Brescia, che avrebbe voluto essere presente, e che ha testimoniato come sia importante poter sentirsi sicuri quando si percorrono le strade dei propri paesi.

In tanti al pranzo di Imbersago.

"Sicurezza è tante cose - ha scritto invece Eleonora Lavelli, consigliere comunale di Imbersago - è il lavoro che svolgiamo, sono le strade che percorriamo, è l'aria che respiriamo. Poter lavorare senza rischiare la vita o un arto, poter circolare per strada con tranquillità, anche per le persone con disabilità, poter respirare senza il rischio di ammalarsi. E ci riguarda, ci riguarda tutti. Grazie alle splendide persone che hanno contribuito alla riuscita di 'Attento che scotta!' e alle loro associazioni, che si spendono per gli altri anche quando sarebbe più facile mollare".

Alle associazioni coinvolte è stata poi devoluta l’intera somma raccolta (1.200 euro) grazie al pranzo sulla sicurezza. I soldi verranno utilizzati anche per promuovere momenti di formazione per i giovani, come intende fare l’associazione Matteo La Nasa grazie all’acquisto di speciali occhiali che mostrano come vede una persona sotto effetto di sostanze: gli occhiali potrebbero essere portati anche nelle scuole della Brianza lecchese.

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