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Mandello, la civica benemerenza 2019 all'imprenditrice Silvia Buzzi

Le motivazioni: «Si è distinta per l'attività industriale di famiglia ma anche e soprattutto per la sua attenzione al mondo associazionistico, al territorio, alla società e alle persone in difficoltà»

Una sola civica benemerenza. Dopo le tre assegnate lo scorso anno, nel 2019 il Comune di Mandello attribuirà soltanto un prestigioso riconoscimento a uno dei suoi cittadini. Si tratta di Silvia Buzzi, imprenditrice di successo che ha legato il suo nome alla Icma e ha contribuito allo sviluppo economico e sociale del paese.

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La scelta è arrivata dal Consiglio comunale che si è riunito in riunione segreta. Le segnalazioni giunte quest'anno sono state dodici, per un totale di nove candidature. Non tutte, però, sono state sufficientemente argomentate dai promotori, ragion per cui alla fine si è optato per un solo riconoscimento, raggiunto tuttavia con l'unanimità dell'Assise. Per l'anno prossimo, il sindaco Riccardo Fasoli ha invitato tutti i consiglieri a «a studiare un metodo per coinvolgere maggiormente la cittadinanza in questa iniziativa e rendere più dettagliate le candidature, anche attraverso una valutazione preliminare che possa permettere eventuali integrazioni».

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Le motivazioni della scelta di Silvia Buzzi

Riportiamo di seguito le motivazioni addotte dal Consiglio comunale nell'individuare Silvia Buzzi per la civica benemerenza 2019. «Sono felice di questo riconoscimento a una imprenditrice che, per il suo paese, non si tira mai indietro» ha commentato Fasoli.

Imprenditrice mandellese distintasi per l'attività industriale di famiglia ma anche e soprattutto per la sua attenzione al mondo associazionistico, al territorio, alla società e alle persone in difficoltà. Ha seguito l'azienda di famiglia Icma, fondata dalla nonna Matilde Carcano, determinandone un grande sviluppo. 

Conferisce dal 1996 le borse di studio per i figli dei dipendenti: esempio di attenzione alle famiglie dei lavoratori e aiuto concreto per la crescita delle nuove generazioni.

Ha ricoperto incarichi prestigiosi in seno alla sezione lecchese di Confindustria, promuovendo l'imprenditoria femminile. Ha contribuito, con cospicui investimenti, alla riqualificazione del centro sportivo comunale, del rifugio Bietti-Buzzi di proprietà del Cai Mandello e aiutando tante altre realtà e famiglie all'interno della comunità.

Sulle orme del padre Luigi e della madre Elena è esempio di profonda umanità, discrezione ed estrema vicinanza alla comunità mandellese.

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