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I due amici che sostengono la creazione di un rifugio sull'Himalaya

In primavera Fabio e Oscar avevano raggiunto Paldor Peak a 6.000 metri. A Mandello si terrà una serata per illustrare il viaggio e il progetto a favore di sherpa e popolazione locale

"La nostra è stata un'avventura fantastica, faticosa e indimenticabile, nata da un rapporto di amicizia con Oscar Ongania". A parlare è Fabio Bartesaghi, mandellese come l'amico con il quale condivide la passione per la montagna e le imprese spotive. La scorsa primavera Fabio e Oscar (ritratti nella foto con gli sherpa) avevano raggiunto i 6.000 metri di altitudine del Paldor Peak, sull'Himalaya. E proprio sulla vetta del Nepal i due amici di Mandello bassa hanno deciso di sostenere la creazione di un rifugio: "Una scelta per dare un senso che lasciasse un ricordo di noi e del nostro paese d'origine" intitolando la futura struttura 'Mandell bass'.

Domenica 11 dicembre l'incontro al teatro San Lorenzo con offerte libere

Un modo anche per dare un aiuto concreto a questa zona e agli sherpa e guide "come quelli che hanno accompagnato la nostra salita, e che traggono sostegno economico per il loro vivere quotidiano da questo durissimo mestiere". La costruzione del rifugio a scopo benefico può essere sostenuta anche con donazioni e incontri come quello che si terrà domani sera a Mandello del Lario. L'iniziativa dal titolo “Mi ricordo da bambino”, si terrà domenica 11 dicembre alle ore 20.45 nel teatro San Lorenzo con le immagini del documentario del viaggio in Nepal. L'ingresso sarà ad offerta libera. "Iniziative come quelle della serata al San Lorenzo più qualcosa che aggiungeremo noi personalmente faranno da sostegno ai fondi necessari alla realizzazione finale del Mandell Bass".

(Si ringrazia Alberto Bottani per la collaborazione)

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