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Gli origami dei bambini di Abbadia esposti a Hiroshima come simbolo di pace

L'assessore alla Cultura Laura Mandelli: «Importante riconoscimento per i lavori realizzati all'interno di un progetto della biblioteca. Le gru di carta sono ora in mostra al Children’s Peace Monument»

Le gru di carta realizzate dai bambini di Abbadia esposte al Monumento della pace di Hiroshima. Quando a inizio gennaio i giovanissimi studenti delle elementari del paese erano stati coinvolti in un laboratorio promosso dalla vicina biblioteca civica al Museo della Seta, in pochi avrebbero pensato che quei lavori sarebbero diventati un simbolo internazionale di pace.

Invece, vista la passione dimostrata e la qualità dei lavori fatti, nei giorni scorsi quegli origami sono stati messi in mostra nella città giapponese devastata della bomba atomica durante la Seconda Guerra Mondiale. Una sorta di importante riconoscimento sul fronte della sensibilizzazione alla pace e alla civile convivenza tra i popoli, testimoniato anche dalla mail in inglese nella quale l’International Peace Promotion Department The city of Hiroshima - rivolgendosi ai “Dear Friends at the Abbadia Lariana Public Library” - si  complimenta per il lavoro fatto nella promozione degli ideali di pace. Ma perché proprio le gru di carta, e come era nata questa iniziativa?

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«In occasione della Giornata mondiale della Pace dello scorso 2 gennaio come biblioteca di Abbadia avevamo organizzato un pomeriggio di iniziative a tema in accordo con il Sistema Bibliotecario Lecchese - spiega Laura Mandelli, assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura di Abbadia - Le ragazze della biblioteca erano state molto brave a proporre ai bambini più grandi delle elementari un laboratorio di origami di pace prendendo spunto dalla lettura di brani tratti dal libro “Il gran sole di Hiroshima” di Karl Bruckner per conoscere la storia di Sadako Sasaki  e la leggenda delle mille gru di carta».

La storia di Sadako Sasaki e la leggenda delle mille gru

Sadako Sasaki, all’epoca dei fatti ancora bambina, sopravvisse al bombardamento atomico del 6 agosto 1945, ma una decina d’anni dopo di ammalò per le radiazioni subite e prima di spegnersi realizzò numerose gru di carta, uccello emblema di lunga vita, divenute poi simbolo di pace. Le gru realizzate dai bambini di Abbadia erano state inviate come messaggio di pace alla Città di Hiroshima sperando che venissero esposte al “Children’s Peace Monument”, monumento realizzato per commemorare Sadako Saski e le migliaia di bambini vittime della bomba atomica. Una ventina i giovani alunni di Abbadia coinvolti nell'iniziativa.

«In questi giorni abbiamo ricevuto una mail con tanto di foto per comunicarci che i nostri origami sono stati esposti al monumento di Hiroshima - aggiunge Laura Mandelli - Davvero una bella e inaspettata notizia. Si è trattato di un importante riconoscimento per il lavoro fatto dalla biblioteca e dai nostri giovani alunni, rivelatosi un prezioso strumento di educazione alla pace. Ringrazio la nostra bibliotecaria Marta Civilini per l’idea avuta, Danila Sandionigi che ci ha fatto conoscere l’arte degli origami e tutti coloro che hanno collaborato al progetto».

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