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La risposta / Castello / Corso Giacomo Matteotti

Ostello, nuove polemiche: “Le autorizzazioni c'erano. La minoranza sorprende”

Dai banchi della destra erano piovute accuse sulla mancanza degli elementi necessari al momento dell'affidamento

Scontro infinito sull'Ostello di Lecco. Il tema è caldo da circa diciassette anni, tra la quantità abnorme di problemi che hanno afflitto la nascita della struttura e quelli che si stanno incrociando per arrivare alla struttura dell'area attrezzata in corso Matteotti, nel rione di San Giovanni. Ed è fresco l'attacco delle minoranze relativamente alle autorizzazioni mancanti già all'affidamento dell'area a Ristogest e Ubunto. Non si fa una data precisa in merito alla possibile apertura, slittata ormai di tanti mesi rispetto a Pasqua 2022, ma la maggioranza respinge con forza le accuse arrivate dai banchi della destra.

“L'apertura dell'Ostello di Lecco - spiega Anna Sanseverino, presidente della commissione Turismo e Cultura in forza al Partito Democratico - è certamente un tema che sta a cuore a tutti i consiglieri e non solo a una parte. Per questo il sopralluogo organizzato a metà novembre ci ha permesso di verificare in prima persona come stanno le cose: durante i mesi estivi Ristogest ha lavorato in modo puntuale e solerte e infatti i diversi ambienti sono molto curati e pronti ad essere utilizzati”.

Anna Sanseverino-2

“Ora fanno i difensori?”

“Alcuni consiglieri sembrano più interessati a gridare allo scandalo piuttosto che a riconoscere tutto il lavoro messo in atto in questi mesi dagli uffici del Comune e dallo stesso gestore. Sicuramente la storia infinita di diciassette anni di cantiere non ha aiutato a mettere insieme tutte le carte che servono per l'apertura. Non è esatto, tuttavia, affermare che non ci fossero tutte le autorizzazioni al momento della chiusura del cantiere: al contrario i Vigili del Fuoco - come ben precisato durante il sopralluogo del 18 novembre scorso - già nel luglio 2021 avevano dato parere positivo sul collaudo della struttura, seppure vincolato a una nuova verifica dopo l'installazione dell'area fuochi in cucina e il completamento dell'arredamento”, precisa Sanseverino.

“Sorprende - conclude la consigliera dem - che la minoranza, dopo aver chiesto per mesi il pagamento del canone dovuto dal gestore, diventi improvvisamente avvocato difensore e chieda di rivedere gli obblighi contrattuali, dimenticandosi dell'impegno - sottoscritto dal gestore - ad aprire la struttura entro cinque mesi dalla firma del contratto. E in primavera il problema non erano certamente le certificazioni sui mobili, dato che i mobili non erano ancora stati scelti e ordinati. Per fortuna gli attuali dirigenti comunali hanno ben chiaro l'obiettivo dell'amministrazione e il dialogo con il gestore sta portando a individuare tutte le soluzioni tecniche necessarie per garantire la presentazione della Scia e la fondamentale apertura dell'ostello che, proprio per la qualità messa in campo da chi l'ha allestito in questi mesi, merita più rispetto e non la ricerca della polemica fine a sé stessa”.

Ristogest e Ubunto

Ristogest è un'azienda con sede legale a Lecco e sede operativa a Desio (Monza e Brianza). Si tratta di una “società specializzata nell'ideazione d'innovativi format nel campo della ristorazione e di tutti i relativi servizi integrati - si legge sul sito - Il know-how acquisito si applica non solo alla gestione di ristoranti, locali e strutture di hospitality ma anche allo sviluppo di progetti taylor-made rivolti sia ad aziende private sia ad enti pubblici in occasione di grandi manifestazioni e rassegne in Italia e all'estero”.

Per quanto riguarda la cooperativa Ubonto, costituita nel 2016, ha sege a Filago (Bergamo) ed è operativa nel settore dell'“accoglienza sostenibile dei migranti”. La concessione durerà sei anni, con ipotesi di rinnovo già fissata per un periodo altrettanto lungo; il canone mensile si dovrebbe aggirare intorno alla cifra di tremila euro, a salire fino ai quattromila di metà percorso. Oltre cento i posti letto previsti all'interno dello spazio di duemila metri quadri.

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