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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Mezzo secolo da cronista sul campo: Giovanni Attinà premiato dall'Ordine

Oggi la consegna della medaglia al giornalista calolziese per i 50 anni di attività. "Una grande gioia. Mi piace raccontare i fatti, e questo mestiere mi appassiona da sempre"

Nei comuni della Valle San Martino lo conoscono in tanti per averlo visto raccontare "sul campo" fatti, eventi, vicende di cronaca, interviste e soprattutto retroscena di quella vita politica e amministrativa che forse lo appassiona più di ogni altro cosa. Giovanni Attinà, 78 anni, residente a Calolziocorte e originario di Roccaforte del Greco, ha ricevuto oggi la medaglia dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia per 50 anni di attività.

Appassionato cronista, Attinà è infatti iscritto all'ordine dei pubblicisti dal 1972. Oggi all'Eco di Bergamo, in passato ha collaborato anche con il Giornale di Lecco, il Resegone e il Corriere della Sera (solo per fare alcuni nomi) sempre all'insegna del desiderio di raccontare i fatti in modo attento per informare cittadini e opinione pubblica, non senza un tocco polemico quando necessario per dare un po' di pepe al dibattito, e non mancando quasi mai a un Consiglio comunale dagli anni Settanta a oggi. Insieme ad Attinà Calolzio può contare su un altro decano del giornalismo, si tratta di Umberto Filacchione, premiato l'anno scorso sempre dall'Ordine dei Giornalisti della Lombardia.

"Per quanto mi riguarda mi considero un piccolo cronista dell'estrema periferia - racconta Giovanni - La mia passione per il giornalismo è nata sui banchi della scuola superiore a Reggio Calabria. La mia passione per il vero in realtà era iniziata anche prima, tanto che, quando avevo qualche spicciolo, mi recavo in edicola ad acquistare tre quotidiani, che all'epoca costavano 30 lire, in una stagione del giornalismo migliore di quella di adesso, a mio parere".

Una volta arrivato al nord, la passione è continuata e si è concretizzata. "Appena ho avuto la possibilità ho iniziato a collaborare con L'Eco di Bergamo. Il primo 'pezzullo', una breve, risale al 23 marzo del 1969 e riferivo di uno spettacolo musicale con Al Bano e suo fratello Kociss presso il cinema teatro Manzoni di Calolzio - continua Attinà - Allora imperava il telefono, tramite il centralino della Sip e i cosiddetti 'fuori sacco'. Poi sono iniziate le collaborazioni da Calolzio e dalla Valle San Martino con il Corriere dal 1969 e via via con Il Giornale di Lecco, La notte, il giornale di Bergamo, Il Resegone, Radio Grignetta, Radio Alta, Radio Cristal e Tv Bergamo scrivendo e parlando di tutto: dalla cronaca nera alla bianca. Non li ho mai contati - sorride il giornalista - ma molto probabilmente ho seguito qualche migliaio di Consigli comunali del territorio da Vercurago a Pontida, senza dimenticare le partite di calcio".

Una passione premiata nella mattinata di oggi, martedì 29 novembre, dal Consiglio regionale dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia al Circolo del Commercio in corso Venezia a Milano, con la consegna della medaglia per i 50 anni di professione. Appassionata e concreta. "Sono molto felice per questo riconoscimento. Credo ancora e crederò sempre in questo mestiere, partendo dai fatti e rilanciando le opinioni. Ora ho un piccolo sogno nel cassetto  - conclude il cronista calolziese -  Negli anni ho scritto oltre 100 lettere ai giornali nazionali e spero prima o dopo di poter pubblicare un libricino queste mie riflessioni sull'Italia e l'informazione".

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