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Fratelli d'Italia, secondo Paola Frassinetti defezione "strumentale" da parte dei militanti

La portavoce del partito: "Fuoriusciti sarebbero già in trattativa con Ncd", Zamperini: "Non abbiamo tempo da perdere in polemiche"

Identifica come "strumentali" le dimissioni di alcuni degli attivisti di Fratelli d'Italia fuoriusciti dalla sezione lecchese Paola Frassinetti, portavoce regionale del partito di Giorgia Meloni, a qualche ora dalla notizia della defezione.

«Quando qualcuno se ne va dispiace sempre - dichiara - anche se la maggior parte di quelli che si sono dimessi ieri lo aveva già fatto a luglio del 2014. Inoltre, il collegamento tra la fuoriuscita di una decina di persone, la cui quasi totalità non è neppure residente a Lecco e non ha rinnovato la tessera nel 2015, e le prossime elezioni comunali appare molto strumentale».
Nonostante l'addio dei militanti sia stato formalizzato soltanto negli ultimi giorni e divenuto pubblico solo oggi 2 aprile, Frassinetti non esclude che la mossa sia di tipo elettorale: «Siccome sembrerebbe che qualcuno di questi fuoriusciti sia da tempo in trattativa con il Nuovo centrodestra, non vorremmo che questo fosse solo il preludio per andare a fare da stampella al progetto neo-centrista di Bodega».

La portavoce comunque non teme il confronto alle urne: «Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale a Lecco ha raddoppiato i voti tra le Politiche 2013 e le Europee 2014 e ora, forti di un consenso in costante aumento per Giorgia Meloni e il nostro movimento, puntiamo a crescere ancora. L'unica lista di destra presente in città, Fratelli d'Italia, insieme alle altre forze del vero centrodestra, sostiene convintamente Alberto Negrini, Sindaco del cambiamento».

«Non vogliamo perdere tempo in sterili polemiche che non interessano minimamente ai lecchesi - aggiunge Giacomo Zamperini, Consigliere comunale e portavoce provinciale del Movimento, aspramente criticato dai fuoiriusciti - Lecco ha bisogno di essere rilanciata dopo gli anni bui dell'amministrazione Brivio, e Fratelli d'Italia è in campo per questo».

«Molti, in politica, sono abituati a cambiare bandiera a seconda delle convenienze personali - aggiunge Zamperini - ma noi non siamo così, anzi anteponiamo sempre il bene della comunità al nostro tornaconto. Auguro a tutti di fare un buon lavoro, nell'unico interesse di migliorare la nostra città.»

Non si lascia però sfuggire l'occasione di un'amara battuta, il Consigliere, che conclude: «Il Giovedì Santo ricorda l'ultima cena di Gesù con gli apostoli ed il tradimento di Giuda: forse potevano scegliere un giorno migliore per comunicarci la loro decisione».

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