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Le tre giovani ingegnere vincitrici del premio Lino Gentilini

Prestigioso riconoscimento per Chiara Gaddi, Cecilia Lega e Claudia Rota Graziosi, neolaureate al Politecnico di Lecco

Chiara Gaddi, Cecilia Lega e Claudia Rota Graziosi, giovani ingegnere neolaureate in Ingegneria Edile e Architettura al Politecnico di Lecco, hanno vinto il Premio Lino Gentilini 2023. Si tratta di un prestigioso riconoscimento conquistato grazie alla tesi dal titolo "Tecnopolo di Bologna: riqualificazione della ex Manifattura Tabacchi di Pier Luigi Nervi e interventi strutturali in materiali cementizi innovativi e fibrorinforzati” (relatore prof. Marco di Prisco, corelatori professori Paolo Bossi, Laura Malighetti e Giulio Zani), volta al recupero della Manifattura Tabacchi, imponente complesso industriale eretto a Bologna negli anni Cinquanta sotto la guida di Pier Luigi Nervi, una delle figure più rilevanti per la storia dell’ingegneria italiana.

La cerimonia di premiazione a Trento

La cerimonia di premiazione, organizzata dalla Fondazione ingegner Lino Gentilini, in collaborazione con l’università degli studi di Roma Tor Vergata, ha avuto luogo nei giorni scorsi a Trento. Il Premio Lino Gentilini è stato concepito per valorizzare la ricerca nella storia dell'ingegneria strutturale con una prospettiva multidisciplinare, comparativa e critica. Sotto questa prospettiva sono stati valutati i lavori che affrontano temi di ricerca diversificati, ma pur sempre all’interno di una visione storiografica che vede come argomento principale l’opera ingegneristica e la progettazione strutturale.

Il Politecnico di Lecco nella missione spaziale Juice

La commissione di valutazione, costituita dal professor Andrea Leonardi dell’università di Trento, dalla professoressa Tullia Iori dell’università di Roma Tor Vergata, dal docente Stefano Gonella dell’University of Minnesota e dal dottor Antonio Becchi del Max Planck Institut für Wissenschaftgeschichte, ha conferito il premio al progetto di Chiara, Cecilia e Claudia, apprezzando in particolare il carattere interdisciplinare capace di indagare gli oggetti di studio sotto diverse prospettive ed in una cornice umanistica, con adeguata consapevolezza del contesto storico, economico, sociale e culturale.

Infatti il complesso industriale rappresenta un simbolo di rinascita post-bellica e sarà oggetto di una significativa riqualificazione grazie al concorso indetto nel 2010 dalla Regione Emilia-Romagna. Una volta completato, il complesso diventerà il nuovo Tecnopolo, un centro di innovazione e ricerca di rilevanza internazionale. Il lavoro di tesi si è posto in continuità con il bando, approfondendo la rifunzionalizzazione del Fabbricato Lavorazioni in sede di uffici e laboratori, analizzandone l’architettura, i requisiti normativi e di comfort ambientale.

La tesi delle vincitrici ha esplorato la storia della Manifattura Tabacchi

La tesi delle vincitrici ha esplorato in dettaglio la storia della Manifattura Tabacchi, le sue soluzioni strutturali e la loro integrazione nel contesto attuale. Particolare attenzione è stata riservata alla valorizzazione delle strutture nerviane, comprese le sperimentazioni con una versione semplificata dei solai a nervature incrociate ortogonali, testati su larga scala proprio nel cantiere bolognese. Il progetto di recupero, seguendo i principi di minimo intervento, riconoscibilità, reversibilità potenziale, compatibilità e interdisciplinarità, integra gli interventi strutturali per garantire sicurezza statica e un miglioramento della risposta sismica.

Gli interventi strutturali, basati su analisi dello stato attuale tramite modelli a elementi finiti, hanno previsto l'utilizzo di calcestruzzi ad alte prestazioni e fibrorinforzati. Per i rinforzi locali a taglio, si è proposto l'uso di barre in Cfrp applicate con la tecnica Nsm. La soluzione proposta è stata confrontata con il progetto strutturale esecutivo redatto dalla società Bms, in termini di sostenibilità ambientale ed economica, attraverso il ciclo di vita dei materiali e i relativi costi.

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