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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il Politecnico di Lecco nella missione spaziale Juice

"Metro Space Lab" fa parte del team scientifico che ha progettato lo strumento Majis a bordo della sonda spaziale diretta verso Giove

Il 14 aprile scorso, alle 14:14 ora italiana, è stata lanciata dalla base di Kourou, nella Guyana francese, la missione Juice - JUpiter ICy moons Explorer, del programma “Cosmic vision” dell’Esa, l'Agenzia spaziale Europea. La sonda sta ora verificando le funzionalità di strumenti e sistemi di bordo mentre è in viaggio verso il sistema di Giove che è destinata a raggiungere nel 2031.

Obiettivo della missione è condurre innovative analisi e osservazioni del pianeta gassoso e di tre delle sue lune ghiacciate: Callisto, Europa e Ganimede. Un progetto ambizioso, una sfidante missione spaziale a cui lavorano scienziati da tutto il mondo e che coinvolge anche il Politecnico di Milano.

Il lavoro dei ricercatori coordinati dal professor Saggin

I ricercatori del MetroSpace Lab del Polo territoriale di Lecco, coordinati dal professor Bortolino Saggin, hanno contribuito in modo significativo alla progettazione di uno strumento chiave montato a bordo della sonda, chiamato MAJIS, Moons And Jupiter Imaging Spectrometer, uno spettrometro ad immagini che opera nel campo di lunghezze d’onda nel visibile-vicino infrarosso (0.5-2.35 micrometri) e infrarosso (2.25 5.54 micrometri).

Lo strumento è stato realizzato da un consorzio francese, italiano e belga; la testa ottica, in particolare, è stata sviluppata dallo stabilimento Leonardo Spa di Campi Bisenzio con la supervisione scientifica di MetroSpace Lab, grazie a un finanziamento dell'Agenzia Spaziale Italiana - Asi. Il gruppo del MetroSpace Lab - laboratorio Misure per lo spazio e per l'industria, ha guidato la fase iniziale del progetto termomeccanico, studiando un sistema di raffreddamento passivo in grado di mantenere il sensore infrarosso a temperature inferiori ai 90 K (ca -183° C) e l’intero sistema ottico a temperature inferiori ai 140 K (ca - 133° C), pur essendo montato su un satellite operante a temperature prossime a quelle di laboratori terrestri.

La missione spaziale europea per cercare la vita su Giove

Il gruppo di ricerca del Polo, su finanziamento dell’Asi, resterà attivo, oltre che nella fase di volo, anche in quella operativa della missione. I lavori riguarderanno prima un affinamento del modello termico dello strumento utilizzando i dati raccolti in fase di crociera, poi il supporto alla pianificazione delle osservazioni tramite la creazione di un “gemello digitale” in grado di condurre accurate simulazioni di possibili scenari operativi per ottimizzare i profili di operazione e sfruttare le migliori condizioni termiche, essenziali per uno strumento criogenico come Majis.

Il capofila di progetto è dunque l'Asi - Agenzia Spaziale Italiana. Di seguito i partner:

  • Inaf-Iaps area di ricerca di Roma Tor Vergata
  • Alma Mater Studiorum Università di Bologna - dipartimento di Ingegneria industriale
  • Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di geoscienze e georisorse
  • Fondazione Bruno Kessler
  • Politecnico di Milano - Polo territoriale di Lecco
  • Università degli studi "Gabriele d'Annunzio" International research School of planetary science
  • Università degli studi di Roma La Sapienza, Centro di ricerca aerospaziale Sapienza
  • Università degli Studi di Roma Tor Vergata, dipartimento di Matematica
  • Università degli Studi di Trento - dipartimento Ingegneria e Scienze dell’informazione Giuseppe Colombo
  • Università degli Studi Roma Tre
  • Università di Napoli "Partenope"
  • Università del Salento

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