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Calcio Lecco, parla Bizzozero: "Mi vergogno, ma non mollo"

Il patron non chiude le porte a partner e rilancia: "Pagherò i giocatori nelle prossime settimane, chi voglia aiutare è ben accetto"

Torna al “Rigamonti-Ceppi” Daniele Bizzozero, patron della Calcio Lecco che questa mattina è stato scarcerato per ordine della Procura dopo i 23 giorni di arresti domiciliari per l’inchiesta “Walking Day”: all’imprenditore brianzolo è stato contestato di aver aiutato una banda criminale nel clonare delle carte di credito e di aver ricevuto una “commissione” di20mila euro. Oggi, dopo quasi un mese, è tornato allo stadio, ma non si nasconde: “Mi vergogno per quello che ho fatto, ho perso la faccia e pagherò fino in fondo.”

Non sono poche le cose venute alla luce durante questo periodo: tra le tante affrontate e discusse durante l’intervista del patron a Lecco Channel News, c’è quella relativa alla pendenza economica relativa a Sergio Zanetti: “Dovrebbe informarsi meglio a chiedere al fratello dove sono finiti i suoi soldi.”
Non mancano, inoltre, attacco alle precedenti gestioni e al senatore Antonio Rusconi, reo di “essersi fatto pubblicità e aver lasciato disastri che ho dovuto sistemare io”; inoltre, porte aperte a partner che possano aiutare Bizzozero dal punto di vista economico.

La situazione da sistemare più in fretta possibile è quella relativa ai giocatori, che da due mesi non ricevono i rimborsi spese: “Nelle prossime settimane tutto verrà saldato regolarmente, stiano tranquilli.”

Infine, un appello ai tifosi: “Vogliono il professionismo tanto quanto lo voglio io, mi dispiace per la contestazione ma spero che vogliano ridarmi indietro il bene che io voglio a loro. E, se possibile, non ci facciano prendere altre multe. Quello che ho fatto l’ho fatto sempre per il bene del Lecco.”

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